• Luca Zaia intervistato da La Stampa.
  • Il governatore Veneto è contrario all’obbligo vaccinale.
  • Il leghista metterà in coda i No Vax nelle priorità per i tamponi.

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, intervistato da La Stampa, ha affermato che l’obbligo vaccinale “non ci porta da nessuna parte” perché “mica puoi prendere uno con la forza”.

Al contempo, il governatore veneto ha rimarcato l’importanza del Super Green Pass e ha annunciato che metterà in coda i No Vax nella priorità per i tamponi: “Per noi il servizio al cittadino è inviolabile e non ci sono differenze di scelte vaccinali, noi siamo tra quelli che fanno più tamponi in Italia, sui 140 mila al giorno. Però quando tu hai, come nella giornata di oggi, 3000 contagiati si debbano fare delle scelte. Per non parlare del fatto che i tamponi ci servono anche per le scuole: abbiamo quasi 500 contagiati tra gli studenti e dobbiamo monitorarli.Insomma, c’è una scala di priorità che va rispettata”.

Obbligo vaccinale

Come accennato, però, per il leghista “l’obbligo vaccinale non ci porta da nessuna parte” considerato che “qualcuno dovrebbe spiegarmi come si attuerebbe l’obbligo vaccinale: facciamo dei TSO a chi si rifiuta? In questo Paese dove non puoi nemmeno chiedere un documento di identità a una persona, mica puoi prendere uno con la forza e vaccinarlo! Penso che l’accompagnamento coatto alla vaccinazione non ci sarà mai”.

Zaia ha anche detto: “Io ho l’obbligo di dire la verità ai cittadini. Io non ce l’ho con i no vax ma vaccinarsi è la soluzione. Non possiamo continuare a diffondere l’alibi che questo virus si cura a casa. Basta. Il 93% si cura già a casa, ma senza pneumologie e terapie intensive molti sarebbero morti”, parlando della decisione delle USL venete di non effettuare tamponi a pagamento per i non vaccinati.

“Abbiamo una macchina dei tamponi micidiale – ha aggiunto Zaia – ma siamo anche impegnati sul fronte delle vaccinazioni, siamo la regione che vaccina di più in Italia. Abbiamo tanto fronti aperti, 700 pazienti in ospedale Covid. Finiamola con le menate, a parità di contagiati oggi abbiamo un quarto dei ricoverati rispetto all’anno scorso. L’83% di questi sono non sono vaccinati”.

Mascherine obbligatorie

Infine, sul ritorno delle mascherine nelle città, il governatore ha osservato: “La mascherina all’aperto diventa obbligatoria in zona gialla, noi probabilmente passeremo in zona gialla nel giro di qualche settimana visto l’incremento dei contagi. Io la mascherina la porto sempre quando mi trovo in un assembramento, serve buon senso”.

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