Uno spazio polifunzionale al posto di una discarica. Una cucina sociale in un quartiere che pur essendo in centro, risulta sconosciuto alla maggioranza dei palermitani. Questi i progetti vincitori del voto – primo nel suo genere – indetto dal Comune di Palermo e Airbnb per chiedere come destinare parte dei proventi dell’imposta di soggiorno raccolta dal Portale.
Nei mesi scorsi la popolazione è stata coinvolta in laboratori di quartiere in cui sono state condivise varie idee per il rinnovamento di alcune aree urbane; successivamente le migliori proposte sono state messe ai voti e sono stati così selezionati i due vincitori, rispettivamente Ballarart per Ballarò e Cucina Solidale per Danisinni. L’esito della consultazione pubblica è stato presentato oggi a Palazzo delle Aquile alla presenza del Sindaco Leoluca Orlando e dell’Amministratore delegato di Airbnb Italia Matteo Frigerio.
“Due vincitori, ma in realtà tanti vincitori – ha dichiarato Leoluca Orlando -. Tutti coloro che hanno partecipato a questo concorso e tutti coloro che vivono e animano Danisinni e Ballarò. Tutti coloro che in questi anni sono stati protagonisti dello straordinario cambiamento dei due quartieri. Credo, però, che ad aver vinto sia anche lo spirito di collaborazione e sinergia fra l’Amministrazione comunale e Airbnb, uno spirito andato ben oltre la ‘normale’ collaborazione fra pubblico e privato; animato da sensibilità e amore per la nostra città. Come sindaco non posso, però, non mandare anche il ringraziamento a tutti i dipendenti comunali, allo staff dell’Ufficio di Gabinetto e allo staff del Webmaster per il grande lavoro svolto, a supporto di quello che è stato anche un esperimento di partecipazione”.
“Questo progetto – ha dichiarato Matteo Frigerio – rappresenta una svolta nel modo con cui Airbnb può collaborare con le amministrazioni locali. Questa esperienza in Italia è un caso unico di come la mera raccolta tecnica dell’imposta di soggiorno si possa trasformare in un progetto sociale e in uno strumento di promozione turistica. Noi siamo davvero entusiasti di come la comunità degli host cittadini di Airbnb ha risposto a questo progetto. La rinuncia all’imposta di soggiorno da parte di Airbnb si è trasformata, grazie a questa sinergia, in una straordinaria opportunità di crescita sociale”.
La collaborazione tra pubblico, privato e cittadini ha un nome a Palermo: si chiama Danisinni e Ballarò intransito, progetto di partecipazione civica realizzato dal Comune con la collaborazione di Airbnb per destinare ai due quartieri storici della città una parte dell’imposta di soggiorno. Questa iniziativa rappresenta il primo caso al mondo in cui i cittadini vengono interpellati nel decidere come destinare questa imposta, e vede oggi il traguardo con l’annuncio dei due progetti vincitori, uno per quartiere.
La collaborazione tra Airbnb e il Comune per la raccolta digitale dell’imposta di soggiorno è iniziata nell’aprile 2018 e ha consentito la raccolta e il riversamento automatico dell’imposta per oltre 500mila euro. Palermo è stata una delle prime città d’Italia a stipulare una convenzione con il portale; oggi sono oltre 15 le municipalità dove Airbnb si fa carico dell’adempimento per conto degli host.
Il regolamento comunale di Palermo prevede che il 10% di quanto raccolto possa restare agli operatori del settore; Airbnb ha scelto di non trattenere questa quota e di sostenere un percorso per far decidere direttamente ai palermitani dove e come utilizzare queste risorse per il futuro della città.
Ballarò è il mercato permanente più antico e rinomato della città, e si trova in zona Albergheria. La chiesa presente, crollata sessant’anni fa e da allora utilizzata come discarica abusiva sarà al centro dell’opera di recupero. Ballarart intende trasformare un’area degradata e in cui i rifiuti sono dati alle fiamme in uno spazio multifunzionale dedicato alle iniziative culturali del quartiere, dal cinema all’aperto, alle esibizioni teatrali, ai concerti.
Il patrimonio enogastronomico siciliano sarà invece la cornice del progetto dedicato a Danisinni, quartiere che si snoda lungo il percorso arabo normanno, nella zona della città in cui scorreva il fiume Papireto. Qui la Parrocchia Sant’Agnese da sempre si dedica all’aiuto e alla solidarietà. Per questa ragione nella sua fattoria sociale verrà collocata una cucina professionale, che unirà laboratori culinari e un ristorante no profit pensato per residenti e turisti. Ingredienti chiave: opportunità, autofinanziamento, accoglienza e scambio.
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