Con un sit-in in piazza Garibaldi, a Cefalù, hanno voluto fare sentire la propria voce i lavoratori stagionali del settore turistico che ancora attendono il sostegno economico di 600 € annunciato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, nello scorso mese di Marzo.

Massiccia la partecipazione alla protesta che ha avuto nei rappresentanti dell’Associazione nazionale lavoratori stagionali gli animatori principali, che si sono fatti portavoce di una campagna per raccogliere le tessere elettorali di coloro che hanno aderito alla manifestazione.

“Lo Stato pensa che siamo invisibili e con la restituzione delle tessere elettorali intendiamo renderci realmente tali – ha detto Calogero Serio uno degli ideatori della giornata di protesta – in tanti non hanno ancora ricevuto il “bonus Conte” e probabilmente nemmeno lo riceveranno. Molti imprenditori del comprensorio proveranno ad aprire le loro attività, nonostante la stagione sia ormai compromessa, così alcuni di noi potranno essere riavviati al lavoro. Lo scenario che si presenta è apocalittico – ha concluso Serio – ci sarà gente che, fino alla prossima primavera, non lavorerà e all’orizzonte non sembra ci siano misure di sostegno, previste per chi rimarrà a casa”

Ai lavoratori è giunta la solidarietà degli imprenditori turistici della cittadina normanna che hanno presenziato alle prime fasi del sit-in.

Critiche sono le parole di Giovanni Cafagna presidente nazionale dell’associazione degli stagionali che ha dialogato con il governo nazionale, dopo il decreto dello scorso mese di marzo che ha palesato molteplici falle.

“In Italia, nel 2019, sono stati stipulati circa 550.000 contratti a tempo determinato riconducibili alla stagionalità, di questi poco più di 178.000 hanno ricevuto il bonus di 600 € – ha raccontato Cafagna – a determinare tale discrasia nei numeri è stata una anomalia dovuta al codice Ateco. Per molti lavoratori adesso la situazione sembra essere rientrata, ma non siamo riusciti a risolvere la questione nel suo complesso, rimarranno esclusi dalle agevolazioni, infatti, tutti coloro che erano stati licenziati dopo esser stati assunti con contratto a tempo indeterminato. In tanti non torneranno al lavoro questa estate ed è alle misure d’aiuto per questi ultimi che ora occorrerà provvedere”.