“L’incomprensibile scelta di procedere con affidamenti annuali e gare separate per la gestione degli impianti di discesa e risalita mette a repentaglio il futuro della stazione sciistica di Piano Battaglia che nonostante lo scorso anno abbia salutato la stagione invernale con 61 giorni di attività ed un bilancio di 40 mila presenze rischia invece di rimanere chiusa per la prossima stagione sciistica”. Lo dice Anthony Barbagallo che sull’argomento ha presentato un’interrogazione parlamentare.
“La gara per la gestione delle piste da sci di Piano Battaglia è andata deserta – spiega il parlamentare regionale PD – confermando le nostre previsioni sull’assurdità di prevedere una doppia gestione per gli impianti di risalita e per le piste da sci alpino. Così facendo – aggiunge – si vanificano gli sforzi del centrosinistra al governo, che ha fortemente voluto e realizzato gli impianti, e quelli dell’Assemblea regionale che ha dato un cospicuo contributo alla Città metropolitana di Palermo per la gestione degli impianti.
Intanto Piano Battaglia non può programmare l’inizio della stagione e, con l’inverno alle porte e la previsione delle prime nevicate ad alta quota, – continua – non è possibile perdere tempo. Dobbiamo ricordare – conclude Barbagallo – che la stazione sciistica di Piano Battaglia rappresenta un volano di sviluppo economico di primaria importanza per l’area delle Madonie, richiamando turisti e sportivi da tutta la Sicilia”.
La deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci, interviene sul caso. Schillaci ha chiesto che vengano urgentemente convocati, per un’audizione congiunta nelle commissioni IV (Ambiente, territorio e mobilità) e V (Cultura, formazione e lavoro), gli assessori regionali Manlio Messina (Turismo, sport e spettacolo) Salvatore Cordaro (Territorio e ambiente) insieme ai sindaci di Petralia Soprana, Petralia Sottana, Collesano, Isnello e Polizzi Generosa.
“Dopo la mancata partecipazione degli operatori economici – esorta Schillaci – alla gara per la gestione delle piste da sci, è importante fare presto per risolvere la situazione e scongiurare la mancata apertura degli impianti che danneggerebbe la comunità madonita, già compromessa e penalizzata dal fenomeno dello spopolamento e dalla sua condizione di isolamento. È necessario dare applicazione alla normativa sulla gestione unica dell’area sciistica. Con la richiesta di audizione depositata mi auguro che vengano poste le basi per la futura e definitiva risoluzione di questa vicenda, che ogni anno si ripropone. Lo sport muove l’economia. Il Governo regionale faccia presto”.
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