L’Sos chiusura del punto nascite dell’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù non è ancora scongiurato, così per il comprensorio delle Madonie la situazione rimane molto pesante a pochi giorni dal 31 dicembre termine ultimo per la proroga del mantenimento e l’assessorato regionale ancora non ha sciolto le riserve sulla vicenda

Sono proprio i cittadini a premere per una risoluzione della questione. “Nel corso del 2015 e del 2016 il comitato si è mantenuto informato sugli esiti del monitoraggio e sulle azioni intraprese dalla Fondazione sino a quando, lo scorso mese di ottobre, alla luce dell’approssimarsi del termine del 31 dicembre, si è ritenuto necessario inviare una nota alla presidenza della Fondazione Giglio ed alla direzione generale, per sollecitare un’azione nei confronti dell’assessorato finalizzata al mantenimento del Punto Nascita che, pur con un numero di parti inferiore alla soglia dei 500, mantiene le caratteristiche di struttura di riferimento per un territorio orograficamente svantaggiato, nonché elevatissimi standard di qualità, ancora migliori a quelli presenti al momento del parere favorevole ottenuto dal ministero – scrive Mauro Caliò presidente del Comitato Madonie Nebrodi a tutela dell’Ospedale Giglio di Cefalù -.  Oggi infatti, la nostra struttura dispone anche di camere singole con bagno privato, all’interno delle quali è ora possibile anche per i padri prendere parte da subito al percorso nascita, condividendo con la madre i primi giorni di vita dei nuovi nati. A seguito di tale sollecito, riscontrato favorevolmente da parte della Fondazione, la direzione generale e la direzione sanitaria si sono rese subito disponibili alla redazione di un documento, che qualche giorno fa è stato inviato all’assessore regionale a firma del presidente del consiglio d’amministrazione”.

I cittadini comprendono perfettamente come la questione “investa obbligatoriamente la politica regionale, alla quale vanno sottoposte le ragioni di natura tecnica e qualitativa che da tempo come comitato sosteniamo. In questa fase il comitato ha riscontrato la piena disponibilità e collaborazione del sindaco del comune di Cefalù, nella qualità di socio fondatore della Fondazione, insieme al quale supporteremo la causa del Punto Nascita presso l’assessorato, continuando a lavorare per il suo definitivo mantenimento”.

“Dispiace – conclude Caliò – che un tema così delicato per la salute crei contrapposizioni e critiche ed è per questo che, pur nella consapevolezza che la vicenda abbia avuto ed abbia ancora aspetti poco limpidi, soprattutto per quanto riguarda la gestione politica della sanità in generale e nello specifico, ma riteniamo che al momento l’obiettivo debba essere quello del mantenimento del Punto Nascita e che per questo si debba lavorare coinvolgendo tutti i soggetti interessati”.