Padre e due figli avrebbero picchiato e rapinati a marzo due uomini dopo un incidente stradale in via Antonio Marinuzzi.

Oggi gli agenti della polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre accusati di lesioni gravi e rapina. Le due vittime di 36 e 26 anni sono stati ricoverati in ospedale con diversi traumi.

La prognosi è stata di 20 giorni.

Sono stati arrestati L. S., palermitano, 43 anni con, L. S.M. palermitano, 24 anni, e L. D., palermitano, 19 anni, incensurato.

L’indagine, effettuata dai “Falchi” della Squadra Mobile, sezione “contrasto al crimine diffuso”, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha permesso di identificare gli autori di una brutale aggressione perpetrata in pieno giorno.

L’antefatto dell’aggressione è rappresentato da un sinistro stradale che aveva coinvolto un ciclomotore guidato da L.S.M. ed una vettura con a bordo i due cittadini rumeni.

Le fasi successive all’impatto, che comunque non aveva provocato ferite e traumi alle parti in causa, pur caratterizzata da un sostanziale disaccordo sull’attribuzione delle responsabilità del sinistro, non avevano fatto registrare particolare tensioni tra gli interlocutori che ragionavano sul da farsi con compostezza.

Gli animi si sarebbero inaspriti quando uno dei due romeni avrebbe manifestato l’intenzione di contattare le Forze dell’Ordine per dirimere la controversia. Tale evenienza avrebbe generato il timore di L.M.S. di essere sanzionato e quindi lo avrebbe spinto a chiedere immediati “rinforzi”. In breve sarebbero giunti il padre ed il fratello del palermitano ed i tre congiunti avrebbero dato vita ad una aggressione selvaggia fatta di testate, calci, pugni e colpi di casco, cagionando ai due rumeni lesioni giudicate guaribili, rispettivamente in 20 e 30 giorni

Per assicurarsi l’impunità e scongiurare la comunicazione dell’accaduto alle forze dell’ordine, i malviventi avrebbero anche sottratto ad uno dei due rumeni il telefono cellulare, prima di darsi a precipitosa fuga.

Ai fini dell’individuazione dei malviventi, è stata determinante la testimonianza di una cittadina che, avendo assistito al pestaggio dal balcone di un condominio limitrofo, non ha voltato lo sguardo dall’altra parte ma ha avvertito la necessità di contattare il “Nue 112” e fornire preziosi elementi di indagine che sono stati sviluppati dai Falchi della Squadra Mobile, grazie alla loro profonda conoscenza degli ambienti criminali orbitanti nella zona di corso Tukory.

La ricerca e la minuziosa analisi delle immagini, estrapolate dagli impianti di video sorveglianza presenti nella zona ha consentito di identificare compiutamente i responsabili del reato, raggiunti nel loro domicilio di Ballarò.

Per questi motivi il Gip. del Tribunale di Palermo, ha emesso, a carico dei tre congiunti, la misura della custodia cautelare in carcere.

E’ opportuno sottolineare che, nel corso dell’esecuzione del provvedimento restrittivo, i tre palermitani si sono liberati di un sacchetto contenente marjiuana e di un bilancino di precisione, lanciandoli dalla finestra.

Per questi motivi, sono stati inoltre deferiti per il reato di detenzione di sostanza stupefacente.

 

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