L’Amap informa che, «a seguito di attività gestionali eseguite al serbatoio Comunale, in data odierna si stanno verificando delle anomalie occasionali riguardanti la qualità dell’acqua erogata dalla rete a servizio esclusivo delle utenze “Fontanelle Comunali”. Per tale ragione, si invita la cittadinanza che preleva acqua dalle fontanelle comunali a non utilizzare la stessa ai fini idropotabili (consumo umano)».
Nuovo allarme dopo il caso alluminio
Nuovo allarme dunque nel Palermitano, dopo il celebre caso delle alte concentrazioni di alluminio nell’acqua ad agosto, in numerose zone della città di Palermo. Il problema, durato circa venti giorni, era scattato all’inizio di agosto e reso pubblico il giorno 2. “In seguito alla comunicazione dell’Asp di Palermo che ha riscontrato il superamento del parametro alluminio nelle acque in uscita dal Serbatoio Monte Grifone, rispetto a limiti previsti dalla legge, e ai provvedimenti consequenziali assunti in via cautelare, è stato temporaneamente inibito l’uso per il consumo umano dell’acqua alimentata dal serbatoio” si limitava a far sapere l’Amap.
Rebus rimborsi
Le zone di Palermo interessate dal provvedimento erano Bonagia, Belmonte Chiavelli (parte bassa), Calatafimi, Zisa, Roccella-Basile, Noce, Uditore. Resta ancora l’incognita sui rimborsi promessi ai cittadini per i disagi patiti in pieno agosto, col caldo torrido.
Tecnici all’opera a Isola
I tecnici e le maestranze dell’Amap adesso sono impegnati a Isola delle Femmine “per eliminare la causa che ha determinato la problematica sopra indicata”. Non viene specificata nella nota quale sia la causa né l’entità reale del problema. Sta di fatto che l’allarme inibisce l’uso idrico al consumo umano: non va bevuta, né utilizzata per lavare gli alimenti o per l’igiene personale, come lavarsi i denti o il cavo orale. Le fontanelle dunque restano off limits.
“Ogni aggiornamento sarà disponibile sul sito www.amapspa.it ovvero telefonando al numero 091.279111 (risponditore automatico) o al numero verde 800-915333 (esclusivamente da telefono fisso)”, conclude la nota Amap.
Commenta con Facebook