“Non consentiremo alcuna deroga alle norme vigenti in materia di sicurezza, nessun ridimensionamento, e nessun rischio per i lavoratori e il futuro pubblico dell’aeroporto Falcone-Borsellino: le voci incontrollate di questi giorni risultano prive di fondamento e le organizzazioni sindacali si sono gia’ attivate chiedendo un incontro con tutte le societa’ di Handling con Gesap ed Enac per garantire la sicurezza degli addetti aeroportuali”. Lo dicono Gianluca Colombino, della Legea Cisal, e Domenico De Cosimo, dell’Ugl Trasporto Aereo, in merito ai paventati pericoli per lo scalo di Punta Raisi e i dipendenti e a una “fantasiosa ipotesi di privatizzazione”.

Intanto è arrivata la convocazione di Gesap,  per i sindacati il tavolo sarà il 9 settembre.

“Qualche settimana fa un nuovo Handler ha chiesto la certificazione per operare a Palermo – dicono Colombino e De Cosimo – e per questo una decina di giorni fa le organizzazioni sindacali hanno scritto all’Enac e alla Gesap per chiedere di convocare un incontro immediato per limitare i soggetti che possono operare in termini di assistenza ai vettori aerei commerciali a Punta Raisi, sulla scorta di quanto gia’ accaduto in altri scali di medesime dimensioni come Napoli o Venezia, con due societa’ a testa, e persino in quello ben piu’ grande di Roma dove si e’ arrivati a tre. Una necessita’ – proseguono i rappresentanti sindacali – dettata non solo dalla mancanza fisica
di spazi, dovuta anche alla imponente e continua durata dei cantieri lavorativi ad oggi in corso, ma anche e soprattutto dalla necessita’ di garantire la sicurezza dei lavoratori in servizio. Sappiamo che la Gesap si e’ gia’ attivata in tal senso e attendiamo risposte: la nostra richiesta e’ di agire
immediatamente limitando il rilascio di ulteriori certificazioni, nelle more di fissare criteri certi sia per gli spazi adeguati che per eventuali cambi di appalti dettati dal passaggio di vettori a uno dei soggetti abilitati a lavorare per le compagnie commerciali. Ma tutto questo nulla ha a che fare con voci incontrollate o infondate di licenziamenti, ridimensionamenti o passi indietro sullo stop alla privatizzazione fortemente voluto dal socio di maggioranza pubblico per bocca del sindaco di
Palermo. La Cisal e l’Ugl – concludono Colombino e De Cosimo – chiedono pertanto una accelerazione sulla convocazione di un tavolo per la sottoscrizione di un accordo che garantisca pieno rispetto delle regole, tutele dei lavoratori e accordi precisi per l’applicazione delle clausole sociali, al netto delle singole aziende”.