L’afa non lascia la Sicilia ma molla leggermente la presa su Palermo. Anche per domani, mercoledì 20 luglio, le tre città siciliane interessate dai rilievi delle ondate di calore, vivranno una giornata da bollino giallo.

Come si legge nell’avviso della protezione civile regionale 148 diffuso poco fa, nel capoluogo siciliano vengono segnalati 34 gradi percepiti. Due gradi in meno di oggi che viene segnalata da bollino arancione. Più caldo, ma sempre da bollino giallo, a Catania, 36 gradi, e Messina 35 gradi.

Anche per la giornata di dopodomani, giovedì 21 luglio, la situazione si replicherebbe con le stesse temperature percepite e la conferma del bollino giallo nelle tre città metropolitane dell’isola.

Rischio incendi elevato in quattro città

La stessa nota indica rischio incendi alto in quattro province. Maggiori disagi previsti nell’Agrigentino, Nisseno, Ennese e Palermitano. Qui è prevista una pericolosità alta degli incendi ed un livello di attenzione massima (di colore rosso). Nelle altre cinque province, pericolosità media e livello di preallerta arancione.

La situazione

Il graduale aumento del geopotenziale, per effetto dello spostamento verso levante del promontorio attualmente centrato sulla Penisola iberica, sarà causa di un
progressivo aumento delle temperature e locali fenomeni di instabilità atmosferica sui settori alpini.

Italia verso 42 gradi

“Il clima è già cambiato: numerose proiezioni scientifiche indicavano il 2050 come l’anno del Cambiamento Climatico estremo con temperature fino a 40°C all’ombra anche sul Nord Europa, in particolare sulle Isole Britanniche. Ebbene con 28 anni di anticipo, dopo siccità, incendi, 45°C diffusi su mezza Europa, ecco che la ‘profezia’ si avvera: il caldo nordafricano raggiunge anche la Terra d’Albione, l’Inghilterra, con valori termici eccezionali ed incredibili fino a 10/20 anni fa”. A dirlo gli esperti de ILMeteo.it, che prevedono anche in Italia un’intensificazione del caldo: Nord e Centro già da domani proveranno la canicola dei 40/42°, mentre il versante adriatico ed il sud vivranno una fase più calda dal weekend in poi.

“Dal Sahara fino a Londra, il caldo nordafricano risale fino al Mare del Nord”, osservano gli esperti, ricordando che in Italia già “dal 10 maggio, abbiamo convissuto costantemente con picchi oltre i 35 gradi su gran parte del Paese e, negli ultimi giorni, anche in montagna il termometro è impazzito: per il caldo si aprono nuovi crepacci, anche sulla Marmolada, con la peggiore crisi dei ghiacciai degli ultimi anni. Più ad ovest sui Pirenei, nel Principato di Andorra, si sono registrati addirittura 38,7°C a circa 900 metri di quota”.

E se il clima è già cambiato, anche il prossimo futuro non promette bene, secondo gli esperti de ILMeteo.it secondo cui: “un autorevole modello meteorologico prevede per fine Luglio un aumento della temperatura del Mediterraneo fino a 32°C, proprio in Italia, sul bacino del Tirreno meridionale: temperature folli dell’acqua che ci porterebbero verso un clima tropicale, la famosa tropicalizzazione prevista dagli scienziati”.

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