Aggrediti ancora due agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere “Maresciallo Di Bona” a Palermo. Lo denuncia il sindacato Cnpp, coordinamento nazionale polizia penitenziaria. “Ieri l’aggressione è avvenuta nella nona sezione del carcere ex Ucciardone – dice il segretario regionale Cnpp, Maurizio Mezzatesta -. Un detenuto, coinvolto già in altre risse, ha tentato di colpire con una lametta il personale di servizio. Per fortuna i colpi sono andati a vuoto. Successivamente sempre il detenuto ha sferrato pugni e calci al capoposto del reparto e all’agente di servizio al piano. Dopo ha ingoiato una lametta”.
La prognosi per i due agenti
I due agenti trasportati in ospedale sono stati medicati dai sanitari la prognosi è di 7 giorni. Anche il detenuto è stato portato in ospedale per essere curato. “Oramai non facciamo altro che denunciare questi episodi che non fanno altro che allungare la lista dei feriti – aggiunge Mezzatesta -. La segreteria regionale Cnpp esprime tutta la solidarietà al personale di polizia penitenziaria ferito. Non siamo più disposti ad assistere a questo tipo di episodi copiosamente denunciati in tutte le sedi. A breve ci attiveremo nelle sedi opportune per tutelare il personale di polizia penitenziaria”.
Tanti episodi accaduti in questo penitenziario
Le denunce di aggressioni nelle carceri siciliane sono continue. E molte arrivano proprio dal penitenziario palermitano. Nell’agosto scorso altro episodio: un detenuto aveva richiesto di uscire dalla cella per telefonare. Una volta fuori dalla stanza minacciava verbalmente l’agente per poi aggredirlo ferocemente spingendolo contro il muro. L’agente scelto, preso alla sprovvista e dolorante, è stato soccorso e ricoverato in ospedale. Dopo le cure del caso è stato dimesso con una prognosi di tre giorni.
Molto i precedenti anche nel Siracusano
Si susseguono poi i casi segnalati anche dal penitenziario di Augusta. Sempre il mese scorso due agenti di polizia penitenziaria hanno avuto bisogno delle cure mediche. Una delle vittime ha rimediato 3 giorni di prognosi, l’altra sottoposta ad una Tac per valutare le contusioni. La vicenda trae origine da una discussione tra gli stessi agenti ed i detenuti di un blocco. Uno dei carcerati avrebbe rifiutato l’inserimento nella sua sezione di un nuovo detenuto, di origini nordafricane. A quanto pare i toni si sarebbero accesi fino all’aggressione fisica ai danni dei due sorveglianti, poi soccorsi dai loro colleghi.
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