Torna l’alga tossica nel lungomare palermitano. Nel corso del monitoraggio dell’Arpa sono emersi due sforamenti nel lungomare di Isola delle Femmine e nella zona di della spiaggia di Vergine Maria.
Il limite consentito dalla legge come si legge nel prospetto dell’Arpa Sicilia è di 30 mila cellule litro, prima fino al 2018 era 10 mila cellule litro.
Il limite nel lungomare di Isola delle Femmine è stato di 60.320 cellule litro e 107.680 cellule litro. A Sferracavallo 15.840 mentre altro sforamento è avvenuto nella spiaggia di Vergine Maria con un risultato di 40.480.
Alla luce dei dati i sindaci devono emettere i provvedimenti di divieto di balneazione.
Viste le altissime temperature di questa ultima settimana la situazione potrebbe solo peggiorare, fanno sapere dall’Arpa. In questi giorni sono stati effettuati nuovi campionamenti e presto si arriveranno nuovi dati.
Bagnanti che si sono sentiti male tra Isola e Capaci
Alcuni bagnanti dopo una giornata al mare a Capaci nella zona di costa corsara si sono sentiti male. Hanno accusato nausea, brividi, dolori muscolari e problemi respiratori. Sintomi tipici di un’intossicazione dovuta al contatto con l'”alga tossica”.
“Siamo stati nella zona di Capaci (in un tratto non lontano da Costa corsara, ndr) e di sera – spiega un bagnante- la mia famiglia, ma anche gli amici che erano con noi, si sono sentiti male: respiro affannato, qualche linea di febbre, dolori articolari e asma.
Abbiamo pensato che non fosse necessario andare in ospedale ma abbiamo comunque assunto del cortisone”.
Stessa storia, tra nausea e sintomi influenzali, per un’altra coppia che aveva trascorso la giornata in un punto della costa che si trova a metà strada tra Capaci e Isola
Cos’è l’Ostreopsis ovata, alga tossica
“E’ una microalga marina, una specie tipica – si legge sul sito dell’Arpa Sicilia – del clima caldo e tropicale, da molti anni ormai presente anche sulle coste italiane. Quando si verifica la fioritura dell’alga nei mesi più caldi, le acque in superficie possono presentare colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e in alcuni casi si possono verificare morie di pesci. L’alga non è visibile ad occhio nudo, cresce su substrato roccioso e sulle macroalghe.
In presenza delle fioriture e di condizioni meteo-marine che favoriscono la formazione di aerosol marino si possono presentare episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale. La sintomatologia riscontrata è simil-influenzale e colpisce prevalentemente i soggetti predisposti quali gli allergici e gli asmatici.
Questi effetti sono dovuti all’azione di una tossina a volte prodotta da Ostreopsis e veicolata dall’aerosol marino”.
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