“Sollecitiamo la conclusione delle indagini sul grano cancerogeno che i Siciliani sono costretti ad acquistare”, lo dice Salvo Fleres, portavoce di Unità siciliana-LeApi sul pericolo legato al glifosato presente in alcuni grani importati in Sicilia dall’estero.

Secondo il rappresentato del movimento politico, gli sbarchi di carichi di grano al glifosato nei nostri porti sono sempre più frequenti, mentre si conferma la pericolosità per la salute di questo erbicida, nonostante gli sforzi dei produttori internazionali di tenerla nascosta.

E’ di questi giorni la notizia resa pubblica dall’Università di Maastricht, che ha condotto una revisione su tredici studi sugli effetti del glifosato sui roditori, scoprendo che è responsabile del cancro dei tessuti molli, della ghiandola surrenale, dei reni, del fegato e di  linfomi.

Per questa ragione, l’avvocato Vito Pirrone presidente dei Probiviri di Unità Siciliana-LeApi,  ha sollecitato la conclusione delle indagini partite dal ricorso presentato da noi alla Procura della Repubblica e al Ministero della Salute, per “un’evidente violazione dell’art.32 della Costituzione sulla tutela della salute, in quanto è ragionevole immaginare che i grani esteri al glifosato, una volta sbarcati in Sicilia, vengano mescolati ai grani pregiati coltivati nei nostri campi, finendo sulle tavole degli ignari consumatori siciliani”, dice Fleres.

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