“Chiederò al governo regionale e a quello nazionale per tutti i comuni siciliani di sollecitare e riconoscere lo stato di calamità naturale per la siccità alla Sicilia”. Lo ha detto il sindaco di Palermo e presidente dell’Anci in Sicilia, Leoluca Orlando, in conferenza stampa a Palermo, parlando del rischio siccità.

“Il riconoscimento di questo stato – ha aggiunto Orlando – che abbiamo già sollecitato con l’Amap per la città Palermo, è fondamentale per chiedere alle prefetture la requisizione dei pozzi privati”.

Il sindaco ha anche colto l’occasione per fare il punto su Palermo sul fronte fabbisogno idrico: A Palermo il rischio “acqua a giorni alterni”, per il momento, è scongiurato. Ma il Comune lancia un appello ai cittadini a non sprecare l’oro blu. “In tutta Italia è scoppiata l’emergenza idrica, chiediamo ai palermitani solidarietà: evitiamo di sprecare l’acqua” ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando in conferenza stampa. “Non vogliamo creare allarmismi – ha sottolineato – ma evitiamo sprechi”. Con lui anche al vicesindaco Sergio Marino, l’assessore comunale alle Partecipate Iolanda Riolo e la  presidente dell’Amap Maria Prestigiacomo, che ha annunciato l’avvio di una campagna pubblicitaria da parte della società che gestisce il servizio idrico in città, contro gli sprechi.

Prestigiacomo ha quindi sottolineato che per evitare turnazioni a Palermo, “la società ha dovuto ridurre la portata dell’acqua da 2.750 litri al secondo del 2016 a 2600  cosa che determina una diminuzione della pressione”. “Con Enel – ha aggiunto – abbiamo raggiunto un accordo che ci consente di reperire acqua da Piana degli Albanesi, a fronte del pagamento di un corrispettivo perché Enel diminuirà la produzione di
energia elettrica”. Il prossimo 18 luglio, tra i vertici dell’Amap e la Regione siciliana, è previsto un vertice sul rischio siccità, nel quale i rappresentanti della municipalizzata reitererà al governo regionale la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale.

 

A determinare oggi la situazione di attenzione è la grave situazione degli invasi, che costituiscono la principale fonte di approvvigionamento idrico della città. In particolare il bacino Poma, ha attualmente una disponibilità di soli 23 milioni di mc, oltre il 50% in meno dello stesso periodo dello scorso anno.

 

La situazione è costantemente monitorata insieme alla Regione, con tavoli tecnici che si riuniscono periodicamente per fare il punto e valutare le soluzioni. Un prossimo incontro è infatti fissato per il prossimo 18 luglio presso l’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità. “In quella occasione – ha detto il presidente di Amap Maria Prestigiacomo – chiederemo al presidente della Regione di fare istanza di stato di calamità”, annunciando anche che per garantire la città di Palermo “prenderemo l’acqua dagli invasi di Piana degli Albanesi, attraverso una convenzione con l’Enel secondo cui pagheremo all’azienda la mancata produzione di energia elettrica. E’ un costo in più per Amap ma una risorsa in più per i cittadini”.

 

A seguito della carenza di precipitazioni che si è verificata nel periodo autunno-inverno scorso, il volume idrico negli invasi a servizio della città di Palermo e dei comuni della fascia costiera presenta una forte riduzione rispetto al corrispondente valore nello stesso periodo degli anni precedenti. In allegato trasmettiamo i volumi presenti negli invasi confrontati con i corrispondenti valori dell’anno 2016. I valori della tabella mostrano la criticità nella disponibilità di risorsa idrica attuale soprattutto per l’invaso Poma, su cui gravano le utenze del comparto irriguo. Un secondo grafico, invece, mostra l’incidenza delle fonti di approvvigionamento, nel quale si evidenza come il contributo degli invasi sia determinante nell’approvvigionamento del sistema acquedottistico a servizio della città di Palermo e dei comuni della fascia costiera.

 

“Non siamo ancora in una situazione di assoluta emergenza – ha detto il Sindaco – ma è chiaro che se dovesse perdurare la siccità che colpisce da mesi tutta l’Italia, saranno necessari provvedimenti. Intanto è necessario che, come già fatto da altre Regioni, anche quella Siciliana richieda lo stato di calamità naturale che darebbe nuovi strumenti di intervento urgente”.

 

“E’ chiaro – ha detto l’assessore alle Partecipate, Iolanda Riolo – che il problema dell’emergenza idrica è prioritario. Oggi noi abbiamo voluto dare alla cittadinanza la massima trasparenza senza però volere creare allarmismo, ed è proprio ai cittadini che ci rivolgiamo essendo opportuno chiedere la loro solidarietà invitando ad un consumo effettivo dell’acqua e non allo spreco dell’acqua”.

 

“In coerenza con i principi stabiliti dall’economia circolare presente nell’agenda politica del Comune di Palermo – ha commentato l’assessore Sergio Marino –  la lotta agli sprechi è uno degli obiettivi strategici e irrinunciabili”.