Con l’arrivo dell’estate bisogna prestare ancora maggiore attenzione a quello che si beve e si mangia. Le alte temperature infatti, aumentano il rischio di tossinfezioni alimentari. La cautela è davvero d’obbligo soprattutto per quanto riguarda il consumo di pesce. Non sempre, quello che ci viene venduto come freschissimo, lo è, ed una intossicazione da prodotti ittici può mettere a serio rischio lanostra salute.
A Palermo, l’ultimo episodio si è verificato domenica: un intero nucleo familiare composto da 7 persone si è presentato all’ospedale Cervello a causa di gravi malesseri accusati dopo aver consumato tonno. Un uomo è ancora ricoverato: una crisi respiratoria lo ha ridotto quasi in fin di vita.
Ma sono molti altri gli episodi di intossicazioni alimentari verificatisi in città, tanto che l’Asp ha disposto controlli straordinari soprattutto nei mercati rionali, ai quali partecipa anche la capitaneria di porto. Tanti gli alimenti a rischio, oltre al pesce ed alla carne, anche i latticini e le verdure.
Come scrive Repubblica Palermo, dall’inizio di maggio a oggi sono 14 le persone colpite dalla sindrome sgombroide dopo aver mangiato il tonno rosso.
“L’intossicazione da tonno mal conservato – spiega ancora a Repubblica Palermo Carlo Milletari, direttore del dipartimento di Veterinaria dell’Asp è il male di stagione perché è questo il periodo in cui viene pescato. L’unico modo per scongiurare i rischi è che, subito dopo essere pescato, venga conservato a una temperatura che non deve superare i 2 gradi centigradi, in modo che non produca istamina”.
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