Incentivi all’esodo dei dipendenti licenziati del call center Almaviva contact che nei mesi scorsi aveva annunciato la chiusura e il licenziamento dei propri addetti. Una vertenza traumatica che ha portato in strade decine di volte i dipendenti del call center che si avvia a terminare le proprie attività, incentivando l’addio ai lavoratori.
L’ipotesi di licenziamento “non traumatico”
Le segreterie territoriali e le Rsu SLC CIGL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL TLC Palermo hanno reso noto che si è tenuto un incontro tra l’azienda, le Segreterie Nazionali e Territoriali unitamente alle RSU con O.D.G. per decidere in merito agli incentivi all’esodo dei dipendenti. Nel corso del vertice, l’azienda ha comunicato ufficialmente l’intenzione di lasciare il mercato CRM e per gestire gli esuberi di personale con strumenti non traumatici è stata sottoscritta un’ipotesi di accordo che prevede il licenziamento non oppositivo accompagnato da incentivi per chi volesse aderire volontariamente a tale percorso.
Chi potrà aderire all’accordo
Secondo tale accordo, potranno aderire all’esodo incentivato i lavoratori privi di commessa, anche a seguito del rifiuto al passaggio in clausola sociale, il personale della commessa 1500 e lo staff trasversale. “Le adesioni volontarie dei lavoratori interessati – fanno sapere le sigle sindacali presenti al vertice – andranno presentate, tramite una campagna Goacs che verrà appositamente aperta, a partire dal 19 ottobre ed entro le ore 18 del 25 ottobre. La procedura di licenziamento non oppositiva si concluderà entro il 31 ottobre 2022”.
Naspi e importi di incentivazione
I lavoratori che decideranno di aderire al licenziamento non traumatico, avranno il diritto di accedere alla NASPI secondo le normative vigenti. Gli importi d’incentivazione verranno erogati in un unica soluzione insieme alle competenze di fine rapporto. A queste somme sarà aggiunto l’importo di 500 euro lordi a titolo di transazione generale novativa. “Tutti i dipendenti che non rientrano in questo bacino possono comunque aderire al licenziamento non oppositivo e in questo caso verrà loro corrisposto esclusivamente l’importo di 500 euro lordi”. “Per quanto riguarda le commesse in essere – aggiungono i sindacati -, rimangono tutte in attesa di sviluppi per l’applicazione della clausola sociale”
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