Dopo l’occupazione di oggi della sede di via Marcellini i lavoratori palermitani di Almaviva continueranno la protesta anche domani (giovedì 20 ottobre). Dalle 9 alle 13 costituiranno un sit-in anche davanti alla sede di via Filippo Cordova. E nel pomeriggio dalle 16 alle 20 sit-in davanti la Prefettura di Palermo per coinvolgere le istituzioni locali affinché contribuiscano alla soluzione della vertenza.

Infine venerdì sera davanti il Teatro Santa Cecilia in occasione della visita del premier Matteo Renzi per tornare a chiedere con forza, muniti di badge e lumini, una legge che regolamenti il settore dei call center.

“Le condizioni proposte da Exprivia, il nuovo committente di Enel, sono inaccettabili, non è questo lo spirito delle clausole sociali . Non si può chiedere al lavoratore di dimezzarsi l’orario e di perdere tutte le tutele fra le quali l’anzianità di servizio”. Cosi Francesco Assisi segretario Fistel Cisl e Eliana Puma Rsu Fistel, commentano l’esito del tavolo di ieri al Mise sulla vertenza Almaviva, e nel giorno della protesta dei lavoratori, che esasperati, hanno occupato stamani la sede di via Marcellini a Palermo. “Exprivia a fronte degli stessi volumi di Almaviva, dichiara un fabbisogno di risorse dimezzato. Quest’azienda ha parametri di efficientamento non sostenibili, non si possono accettare contratti da 4 ore”.

“Chiediamo le vere tutele per i lavoratori e soprattutto il blocco dei trasferimenti previsti dal 24”. Il 20 ottobre ci sarà un nuovo tavolo sulla vicenda al Mise. “Come si può pensare che lavoratori con stipendi già ridotti possano accettare ulteriori perdite economiche e di tutele, al di fuori di ogni clausola sociale – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – Ci aspettiamo di più dalle istituzioni, nazionali e regionali perché così si sta colpendo seriamente un settore produttivo strategico per Palermo e non solo. Mentre si annunciano cambiamenti sulla delocalizzazione e sul massimo ribasso, vanno avanti le irregolarità nel settore. Il 20 ottobre si tenga presente che alla base di tutto deve esserci la tutela del lavoro a Palermo”.