Gli studenti degli istituti nautici il prossimo anno scolastico potrebbero svolgere i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento a bordo di mezzi nautici. Lo annuncia la senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago.
Presentato un emendamento
Drago tramite una nota informa: “Ho presentato un emendamento al decreto sicurezza e sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile per consentire al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili l’emanazione di un proprio provvedimento che definisca le modalità di svolgimento in sicurezza dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) degli studenti degli istituti nautici e professionali della pesca commerciale delle produzioni ittiche a bordo di imbarcazioni nautiche a decorrere dall’anno scolastico 2022-2023″.
Gli obiettivi dell’emendamento
Spiega la senatrice: “Provvedimento di estrema importanza in vista della professionalizzazione del settore, con possibilità futura di ingaggio di personale italiano a bordo delle imbarcazioni dedite alla pesca. Inoltre, in tal modo, si offre la strada per attuare un percorso formativo, facendo riferimento alle norme IMO STCW ’95 e successive modifiche e prevedendo per gli studenti la frequenza del corso su Sicurezza Personale e Prevedibilità Sociali”.
I percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento
I percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sono la nuova formulazione dell’alternanza scuola-lavoro.
La normativa attualmente in vigore stabilisce in 210 ore la durata minima triennale dei PCTO negli istituti professionali, 150 nei tecnici e 90 nei licei, ma non abolisce la loro obbligatorietà, né il loro essere condizione per l’ammissione agli esami di Stato, così come stabilito dal Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62. I percorsi vengono inquadrati nel contesto più ampio dell’intera progettazione didattica, chiarendo che non possono essere considerati come un’esperienza occasionale di applicazione in contesti esterni dei saperi scolastici, ma costituiscono un aspetto fondamentale del piano di studio.
Sul sito del ministero dell’Istruzione si legge: “L’Alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi”.
Le proteste durante l’anno scolastico appena concluso
Per dovere di cronaca bisogna però dire che non sono mancate, tuttavia, anche in Sicilia, nel corso dell’anno scolastico appena concluso, le proteste contro l’alternanza scuola lavoro. In particolare, ad aprile, a Palermo, davanti l’Ufficio scolastico regionale, si è tenuta una manifestazione degli studenti contro l’alternanza scuola lavoro nelle caserme.
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