Alla fine è arrivata l’ufficialità. Dopo settimane di riunioni intense, il Consiglio d’Amministrazione di Amat ha chiuso il bilancio 2022 con un saldo negativo da 21 milioni di euro. La notizia, filtrata in un primo momento da fonti sindacali, ha trovato conferma dal Comune di Palermo. Il via libera al documento è arrivato al termine di un CdA durato oltre tre ore e al quale ha partecipato l’intera governance dell’azienda guidata dal presidente Giuseppe Mistretta. Al momento, non arrivano dichiarazioni ufficiali dalla società di via Roccazzo, anche se le stesse sono attese nel corso del pomeriggio.

Bilancio 2022, una perdita da 21 milioni

La perdita da 21 milioni di euro è figlia di diverse voci negative. Fra queste, 6 milioni di euro dipenderebbero da una perdita strutturale derivata, fra le altre cose, anche dai costi sostenuti per il mantenimento del sistema tram; 3 milioni di euro sarebbero invece imputabili al mancato versamento dell’IVA sui pass ZTL rilasciati dal 2016 all’esercizio del bilancio. Infine, 12 milioni di euro fanno riferimento ai cosiddetti fondi del “vuoto per pieno”, ovvero somme che la Regione Siciliana avrebbe dovuto corrispondere per far fronte alle perdite delle aziende di trasporto pubblico causate dalla pandemia.

Non c’è rischio di fallimento

Al momento, va detto, l’azienda non corre nessun rischio di fallimento. Per quanto sia oneroso il passivo infatti, lo stesso non supera il valore dei 2/3 del capitale sociale di Amat, il quale si attestava intorno ai 35 milioni di euro. Stante così le cose, lo stesso dovrebbe scendere a 14 milioni di euro. Ciò in attesa che venga chiarito il problema interpretativo che al momento tiene bloccati i fondi della Regione Siciliana. In attesa di ciò, le organizzazioni sindacali si riuniranno la prossima settimana per stabilire la strategia da mettere in campo a tutela dei lavoratori. Al momento infatti rimane convocato lo sciopero di 24 ore fissato al momento per lunedì 8 aprile.

Alaimo: “No allarmismi, previsioni su bilancio 2023 ci confortano”

Una situazione sulla quale arriva la presa di posizione dell’assessore al Bilancio del Comune di Palermo Brigida Alaimo. L’esponente di Fratelli d’Italia vede il bicchiere mezzo pieno, sottolineando che la continuità aziendale risulta ampiamente garantita dai successivi documento contabili. “Raccogliamo i cocci del passato – dichiara l’assessore -. Siamo confortati dal dato del bilancio 2023, il quale dovrebbe chiudere in utile, così come il primo trimestre del 2024. E’ evidente che questi scossoni determinati dai fondi del “vuoto per pieno” della Regione e dall’IVA sicuramente fanno un chiudere un bilancio non in positivo. Ma non bisogna gridare all’allarmismo perchè ci sono già dei segnali di ripresa importanti“.

“Al lavoro con Regione per risolvere problema dei fondi”

E’ proprio sul “contenzioso” al momento in essere con la Regione Siciliana che Brigida Alaimo chiarisce che “c’è un’interlocuzione molto forte. La norma dovrà essere interpretata attraverso un intervento dell’Ars. La Regione è già al lavoro per chiarire il tutto”. Poi passa a rassicurare sindacati e lavoratori. “La società non è in fallimento perchè ha un capitale sociale di 35 milioni. Una volta chiarito il contenzioso con la Regione, se tutto va come deve andare, è chiaro che il capitale sociale tornerà a salire“.

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