Oggi si decide il destino di Amat. Il Consiglio d’Amministrazione della società Partecipata del Comune di Palermo si riunirà nel primo pomeriggio. Tema all’ordine del giorno è l’approvazione del bilancio 2022. Sul tavolo del presidente Giuseppe Mistretta balla un salasso di circa 12 milioni di euro di passivo. Perdita che gli uffici di via Roccazzo vorrebbero evitare. Ciò a patto che la Regione Siciliana decida di pagare quanto previsto.

I soldi dovrebbero arrivare dalla Regione ma..

Il riferimento è al cosiddetto fondo “vuoto per pieno” dei mezzi pubblici. Una sorta di compensazione riconosciuta dallo Stato alle società di trasporto urbano per i disagi causati dalle restrizioni dettate dall’emergenza covid-19. Somme che avrebbe dovuto corrispondere la Regione Siciliana. Ma da Palazzo dei Normanni non è uscito nemmeno un euro. Il motivo? Differenze d’interpretazione della norma fra gli uffici del Comune e quelli della Regione. Concetto ribadito dal direttore generale regionale in una lettera inviata lo scorso 7 marzo ai tecnici di Palazzo delle Aquile. Da allora, non si sono fatti significativi passi in avanti. La Regione è rimasta ferma sulla propria posizione e gli assessori comunali competenti per materia non sono riusciti a cambiare le carte in tavola. Così, il tempo a disposizione si è ridotto drasticamente senza che la situazione cambiasse di una virgola.

CdA di Amat si riunisce nel pomeriggio

Inerzia che avrebbe spazientito molto non solo i sindacati di Amat (già scesi in piazza due volte e con una terza mobilitazione già annunciata per il prossimo 8 aprile), ma anche la stessa governance della società, la quale avrebbe manifestato le proprie perplessità in una riunione top secret tenuta venerdì 22 marzo alla presenza del direttore generale del Comune di Palermo Eugenio Ceglia. Per questo, dopo il rinvio di mercoledì scorso, oggi il CdA della società di via Roccazzo si dovrebbe riunire e varare così il bilancio 2022. D’altro canto, i margini di tempo sono ridotti al minimo.  Amat ha infatti fino al 30 marzo per approvare il bilancio 2022, con una possibile “proroga” di un mese. Proprio per questo, quello di oggi potrebbe essere il Consiglio d’Amministrazione giusto per porre la parola fine ad una telenovela che va avanti da mesi. I vertici di via Roccazzo non vogliono più aspettare. Se Amat decidesse di approvare il bilancio 2022 oggi, le strade a disposizione sarebbero sostanzialmente due.

I possibili scenari

In caso di riconoscimento delle risorse richieste dal Comune di Palermo da parte della Regione Siciliana, Amat potrebbe chiudere i conti dell’annualità 2022 con un passivo di sei milioni. Un conto salato ma accettabile, compatibile con quanto messo da parte da Palazzo delle Aquile in sede di bilancio di previsione 24-26. Un saldo negativo che potrebbe diventare addirittura di 18 milioni qualora le somme del cosiddetto fondo “vuoto per pieno” dei mezzi pubblici non arrivassero da Palazzo dei Normanni. In quest’ultimo caso ci potrebbero essere refluenze sia per il futuro di Amat che per quello del piano di riequilibrio a cui è soggetto il Comune di Palermo. Qualora il saldo negativo fosse questo, il Comune dovrebbe mettere da parte ulteriori risorse. E in tempi di vacche magre come questi è impresa non certo facile.

I lavoratori part-time dell’officina di Amat

C’è poi un ulteriore problema in casa Amat, ovvero quello della scadenza dei contratti part-time dei 37 lavoratori dell’officina. Per loro non ci sarà nessun rinnovo. La sostituzione dovrebbe avvenire tramite un concorso sul quale si attendono sviluppi e al quale dovrebbero partecipare anche gli stessi lavoratori uscenti. Alla procedura potrebbero però aderire anche alcuni autisti dotati di specifico patentino. Proprio a questi lavoratori, riferiscono fonti sindacali, sarebbe stato chiesto se fossero o meno disponibili ad un trasferimento di mansione dalla conduzione dei mezzi proprio verso l’officina. Ma visto lo scarso numero di aderenti e l’alto numero di maestranze necessarie a coprire i posti l’opzione in questione sarebbe tramontata.

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