Il Comune taglia il contributo all’Amat ed i sindacati proclamano lo stato d’agitazione dei dipendenti dell’Azienda Trasporti di Palermo per oggi. La presa di posizione delle parti sociali dell’azienda Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti ed Orsa Trasporti è immediata ed è spiegata in una nota congiunta.

“Siamo molto preoccupati per le sorti della tenuta economico-finanziaria dell’Azienda, il Comune di Palermo, socio unico, intervenga per salvare il futuro dei lavoratori e di un servizio fondamentale per la città”.

La decisione, dunque, arriva anche alla luce della conferma del taglio nel primo bimestre di quest’anno di circa il 10% del contributo che il Comune versa ad Amat (da 4,6 milioni a circa 4,1), per via del contenzioso fiscale fra l’ente locale e l’Azienda.

“Tale condizione di instabilità economica è aggravata dalle continue determine dell’Amministrazione comunale, e che hanno portato ripetutamente l’azienda nelle condizioni di non poter nemmeno pagare gli stipendi di marzo ai lavoratori. A rischio – concludono i sindacati – non solo il posto di lavoro dei dipendenti Amat, ma anche il diritto alla mobilità dei cittadini palermitani, così l’Azienda non potrà garantire il servizio”.

Le reazioni

Non sono mancate le reazioni politiche. Concetta Amella del Movimento 5 Stelle, ha commentato: “La notizia che Amat ha ceduto alla scure dei tagli del Comune non è una buona notizia. A rischio il futuro dell’azienda, per la quale diventano improcrastinabili interventi correttivi al fine di garantirne la continuità aziendale. Oggi il Sindaco sta giocando con il futuro dei lavoratori che pagano per carenze progettuali e pianificatorie che vanno addebitate esclusivamente al suo indirizzo. I tagli lineari non solo penalizzano i cittadini ma indeboliscono ancora di più l’Amat”.

Ed ha aggiunto: “Serve tenere al riparo invece l’azienda da una politica di tagli e contenziosi che rischiano di affossarla definitivamente in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo con il Covid. Occorre altresì mettere mano ad un nuovo contratto di servizio, ad un nuovo piano di risanamento e soprattutto ad un nuovo piano industriale. Perciò, chiederò una seduta ad hoc in Consiglio, perché si intraprenda questo percorso, l’unico possibile, perché si salvino l’azienda ed i suoi lavoratori”.

Il capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale, Dario Chinnici, ha detto: “Lo stato d’agitazione proclamato dalle organizzazioni sindacali in Amat è l’ennesimo campanello d’allarme sulle difficoltà che vivono le partecipate del comune di Palermo: i lavoratori sono giustamente preoccupati per il proprio futuro e chiedono un’interlocuzione con l’amministrazione comunale che fino a oggi è evidentemente mancata. Il contenzioso fra il socio unico e la sua azienda su Tari e Tosap va risolto una volta per tutte, a beneficio anzitutto della città”.

A fine marzo il Comune pignorò 33 auto dell’Amat

A fine marzo, il Comune di Palermo ha pignorato 33 auto all’azienda che si occupa del trasporto pubblico urbano.  Il tutto dopo un’audizione di un componente dell’ufficio dell’avvocatura comunale nella sesta commissione consiliare. Si discuteva delle strisce blu per le quali l’Amat non avrebbe pagato la Tari e Tosap.

E’ in corso un lungo contenzioso che ha visto l’azienda vincere in primo e in secondo grado. Il Comune ha presentato ricorso in Cassazione. Lo scorso anno in attesa del pronunciamento della magistratura l’amministrazione ha pignorato 33 auto all’azienda di trasporto pubblico. Ed è scattato il fermo amministrativo. La scoperta è stata fatta in questi giorni. Tanto che in azienda è stata diffusa una nota con la quale si dice di non utilizzare le auto perché si rischia una multa da 700 euro a 3.111 euro al conducente e la confisca del mezzo. Ed hanno fanno sapere che si sta cercando di superare questa situazione e rendere di nuovo operative le vetture che servono per svolgere numerose attività di controllo, rifornimento dei biglietti nelle varie postazioni di vendita e tutte le verifiche in caso di guasto o incidente delle vetture. Alcuni controllori sono in giro per le proprie vetture personali per garantire i servizi.