Emergenza autobus in casa Amat. Da oltre un mese, l’officina di via Roccazzo si è svuotata di personale. Ciò a causa del mancato rinnovo dei contratti dei 37 ex lavoratori interinali. Un settore sul quale si attende la prosecuzione del concorso avviato a gennaio. Ad oggi non ci sono novità. Tutto bloccato in attesa che le pastoie burocratiche vengano risolte. Qualche notizia in più si potrebbe avere nelle prossime settimane. Ma intanto, diversi mezzi di Amat rimangono fermi alla rimessa Roccazzo. Fonti sindacali parlano addirittura di una forbice fra le 30 e le 40 vetture ferme ai box in attesa di essere riparate. Da chi, al momento, non si sa.

Ex lavoratori interinali dell’officina, contratti scaduti da marzo

I contratti degli ex 37 lavoratori interinali sono scaduti il 21 marzo scorso. Dagli ex meccanici di Amat era stato lanciato un appello affinchè si potesse sbloccare la procedura di concorso. Bando al quale avevano partecipato a gennaio proprio i dipendenti part-time, ma sul quale si sono registrati diverse criticità, a cominciare dal mancato inserimento di alcune classi di concorso. Un problema di cui si è tornato a parlare anche nel vertice tenuto a Palazzo Palagonia lo scorso 24 aprile fra il sindaco Roberto Lagalla, il management di Amat e i sindacati. In quell’occasione si parlò della possibilità di richiamare in servizio almeno i lavoratori interinali che non avevano raggiunto il massimale dei 22 mesi.

Concorso avviato, rinnovato il contratto dei vigilantes

Una scelta che potrebbe essere fatta per attendere con maggior tranquillità l’avvio del concorso. L’azienda conta di concludere i bandi nel minor tempo possibile. Le procedure sono state avviate a gennaio. L’azienda ha nominato anche le commissioni che si occuperanno di analizzare le domande. Novità filtreranno nelle prossime settimane. Filtrano aggiornamenti invece sul rinnovo dell’impiego dei dipendenti della SicurTrasport all’interno degli autobus Amat. Vigilantes che hanno contribuito a massimizzare le entrate derivate dallo sbigliettamento. Una delle voci che ha contribuito a portare in attivo, seppur di poco, il bilancio 2023. Ieri scadeva la convenzione di dodici mesi sottoscritta da via Roccazzo. Da fonti sindacali si apprende che la stessa è stata rinnovata di un mese in attesa di un accordo complessivo.

Sindacati Amat verso il rinnovo dello stato d’agitazione

Tuttavia, le sigle dei lavoratori di Amat mantengono la volontà di proseguire lo stato di agitazione aziendale. Vertenza relativa al mancato rinnovo degli accordi di secondo livello, ovvero quei diritti dei lavoratori relativi al godimento di ferie, buoni pasto e tanto altro. Aggiornamento contrattuale atteso addirittura dal 2007 e sul quale regna un certo impasse. Dall’inizio dell’anno, i sindacati hanno convocato addirittura tre sciopero. E la quarta azione di prevista era stata già convocata per il 1 giugno, salvo poi ritirarla in seguito alle osservazioni mosse dalla Commissione di Garanzia del Ministero dell’Interno.

Nuovo vertice atteso entro metà maggio

Prima di un’altra protesta però, i sindacati dovranno procedere al rinnovo dello stato di agitazione. Al momento, sembra proprio questa la strada che vogliono seguire i sindacati. Prima però si proverà una mediazione. Si parla di un vertice, atteso intorno alla prima decade di maggio, fra azienda, lavoratori ed Amministrazione Comunale. Una sorta di replica di quanto visto lo scorso 24 aprile a Palazzo Palagonia. Da capire però se le ipotesi messe sul tavolo all’ultimo incontro saranno tramutate o meno in fatti.

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