- Ammessi al finanziamento 11 progetti di riqualifica
- Otto interventi sono già cantierabili, tre in fase di istruttoria
- L’importo delle opere ammonta ad oltre 9 milioni di euro
Un altro passo per la riqualificazione della Valle del Belice che, ad oltre 50 anni, mostra i danni del terremoto del 14 e 15 gennaio del 1968. La Regione, attraverso la Protezione civile siciliana, ha definito la procedura – con il ministero dell’Ambiante – che ammette al finanziamento undici progetti di riqualificazione e bonifica ambientale per lo smaltimento dell’amianto e dell’eternit derivanti dallo smantellamento delle baraccopoli nei paesi delle provincie di Agrigento, Trapani e Palermo.
Oltre nove milioni di euro a disposizione
Di questi undici progetti, otto sono immediatamente cantierabili; tre invece si trovano in una fase istruttoria e occorrerà attendere ulteriori passaggi burocratici. A disposizione ci sono oltre nove milioni di euro.
A breve partiranno, dunque, i lavori di riqualificazione nelle province più colpite dal sisma del 1968. Si tratta di un programma di interventi approvato già nel 2015, ma che ha subito nel corso degli anni diverse modifiche e approfondimenti, fino all’attuale rimodulazione.
Il dettaglio degli interventi
L’agenda prevede diversi interventi. Ad Agrigento sono stati ammessi a finanziamento quattro progetti: a Montevago per la riqualificazione della Chiesa e dell’ex poliambulatorio nell’ex baraccopoli Bergamo sono stanziati 412 mila euro e quasi un milione di euro per la bonifica ambientale dei villaggi Bergamo, Tempo e Trieste.
A Santa Margherita del Belice sono finanziati i lavori nell’ex baraccopoli di via Po, per circa un milione e mezzo di euro, e lo smaltimento delle discariche abusive di cemento amianto, per un importo di 600 mila euro.
Nella provincia di Trapani i lavori, per circa due milioni di euro, si concentreranno a Partanna (un milione di euro), Santa Ninfa (circa 1,8 milioni di euro) e Vita (circa 280 mila euro). A Roccamena, in provincia di Palermo, sarà riqualificata la piazza Sant’Antonio con un investimento di circa 74 mila euro.
I progetti in fase istruttoria
Si trovano ancora nella fase istruttoria, invece, i progetti di Menfi e Sambuca di Sicilia (Agrigento), per i quali è in corso un approfondimento al ministero dell’Ambiente, e di Salaparuta (Trapani) per il quale il dipartimento regionale della Protezione civile è in attesa di integrazioni.
Potrebbero aggiungersi altre due proposte
A questi undici interventi, che rientrano nella dotazione di nove milioni di euro già stanziati, potrebbero aggiungersene presto altri due – a Gibellina e Salemi, in provincia di Trapani – per i quali si sta provando a reperire un ulteriore finanziamento di 1,3 milioni di euro.
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