E sul confronto tra i candidati sindaco alle prossime elezioni comunali di Palermo è polemica e botta e risposta tra Leoluca Orlando e Ugo Forello.

Ad accendere la scintilla è proprio l’attuale primo cittadino che in una nota si dichiara pronto a confronti soltanto con tutti i candidati, insomma niente faccia a faccia e sopratutto non più di 5 incontri oltre a quello con la tv pubblica. Un’organizzazione dettata anche secondo Orlando dagli attuali impegni istituzionali. Da qui un elenco di date disponibili

– 17 maggio pomeriggio
– 22 maggio mattina
– 31 maggio pomeriggio
– 5 giugno pomeriggio
– 8 giugno mattina

Non si fa attendere di Ugo Forello che dice:  “Forse qualcuno a Palermo ha manie di protagonismo. Non solo utilizza in modo strumentale gli impegni istituzionali e la carica che ricopre per fare campagna elettorale, ma si spinge addirittura oltre e detta l’agenda dei confronti pubblici con gli altri candidati alla carica di sindaco e le condizioni per partecipate – sottolinea -. Ora non voglio pensare che sfuggire ai confronti sia una strategia funzionale a non parlare di certe temi scomodi, in primis i conti in rosso del comune di Palermo, proprio per questo invito il sindaco uscente a un faccia a faccia sui temi della città”.

Ed ecco secca la replica dello staff di Orlando “Sulla polemica innescata a seguito della comunicazione che il candidato sindaco Leoluca Orlando parteciperà solo a confronti fra i candidati che siano rispettosi della par-condicio non possiamo che ricordare al candidato di Beppe Grillo a Palermo, che proprio lui ed il suo staff sono stati da noi informati del fatto che da più parti sono arrivate richieste di confronti ‘bilaterali’ fra Orlando ed altri cancidati, che eslcudevano proprio Forello”.

“Evidentemente, invece di apprezzare la volontà di fare confronti aperti e alla pari fra tutti e con tutti i candidati, lo staff di
Beppe Grillo spera in momenti di maggiore visibilità e fantomatici ‘faccia a faccia’ riservati a due o pochi candidati, che ovviamente non ci saranno fino all’11 giugno – sottolineano -. Abbiamo inoltre già detto che tutte le date già confermate ad oggi,
per esempio quelle del 10 e del 28 maggio, restano confermate e che quindi la possibilità di confronto è ampiamente garantita. Siamo già ben 7 momenti di dibattito e confronto. Quasi il doppio di quelli previsti per le presidenziali americane”.