Grandi manovre nel centrodestra con forzisti e renziani ormai fusi insieme in un patto siculo di convergenza di interessi verso le Comunali di Palermo e le Regionali del 2022. La cena a Firenze a quattrocchi tra Renzi e Miccichè smuove le acque dell’Ars e oggi stesso dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale del patto “Forza Italia Viva”: i due gruppi all’Ars avvieranno un gemellaggio fittissimo con la creazione di liste comuni in vista del doppio voto del 2022.

C’è anche Cuffaro

E a quanto pare Davide Faraone leader dei renziani in Sicilia avrebbe parlato pure con esponenti di +Europa, Azione (Calenda) e con la nuova DC di Totò Cuffaro. La condanna (già scontata) a 7 anni per favoreggiamento aggravato alla mafia e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici non gli hanno impedito di restare “in campo”. E i risultati nelle Amministrative di ottobre lo dimostrano, col ritorno della “balena bianca“.

“Ho parlato con Saverio Romano, Davide Faraone e Fabrizio Ferrandelli – spiegava Cuffaro pochi giorni fa in un’intervista a Repubblica Palermo -. Diremo la nostra sulle comunali a Palermo e sulle regionali”.

Il grande polo moderato

Insomma il minestrone di centro è servito. Un tentativo di creare un nuovo polo moderato. Ma in mezzo ci sono alleanze personali e giochi di partito che difficilmente saranno premiati alle Comunali di Palermo, dove – di solito – il candidato sindaco vince grazie al suo nome e non tanto col le appartenenze partitiche. In questo minestrone di centro con azzurri e renziani fusi insieme all’ex governatore sarà fuori il gruppo di Calenda. Cuffaro non lo vuole.

Fuori Salvini e Meloni

Miccichè ha detto ieri che “il destino di Renzi è nel centrodestra. Alle Comunali di Palermo lo ufficializzerà”. E oggi – intervistato da Il Mattino – attacca Salvini e Meloni: “La Lega qui non esiste, possono togliere la parola “Nord” dal simbolo, ma qui resteranno sempre quelli di prima. A me dispiace perché i voti di Salvini ci servono, ma lui andava forte quando poteva battere su due temi: l’immigrazione e la sicurezza. Ora non è più tempo per queste cose, le persone non vogliono più i populisti, c’è la paura del Covid. Basta vedere il crollo del M5S qui in Sicilia. Sono scomparsi. Oggi vincono i moderati, gli uomini del fare come Mario Draghi”.

E affonda il colpo su Salvini e Meloni: “Il centrodestra è in imbarazzo con questi due fanciulli un po’ arrembanti che litigano sempre“.

Le ambizioni di Renzi

Renzi – che tra l’altro oggi è indagato dalla Procura di Firenze che ha chiuso le indagini su presunte irregolarità nei finanziamenti a Open, la fondazione nata per sostenere le sue iniziative politiche – è ancora in sella e dopo aver fatto cadere il Governo Conte bis, con un partito del 2%, pensa di passare col centrodestra per conquistare Palermo. Evidentemente non gli è bastato l’accordo bluff con Crocetta che fece perdere alla Sicilia qualcosa come 3 miliardi per i contenziosi con lo Stato. Quali saranno le sue nuove ambizioni?

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