Ancora emergenza incendi in Sicilia. Le fiamme continuano a devastare il territorio siciliano, a distruggere le aree naturali protette e a minacciare sempre di più centri abitati ed attività economiche. Gli assetti organizzativi e logistici in atto nonché le attività di vigilanza e controllo del territorio mostrano tutti i propri limiti e non appaiono adeguati a prevenire e reprimere questo fenomeno che sta assumendo ormai connotati sempre più gravi, con danni incalcolabili per le comunità ed il territorio.

Sono certamente diverse le cause che concorrono ma appare evidente che non vi sia una efficace attività di prevenzione e repressione così come non esistono meccanismi davvero penalizzanti a dimostrare che l’incendio è un danno e non conviene a nessuno. Tutto questo è tanto più inaccettabile a fronte di un’ingente spesa che sostiene la Regione per il settore forestale e antincendio.

Le proposte di Legambiente: “Innanzitutto chiediamo all’assessore Regionale al Territorio e Ambiente ed al Comando del Corpo Forestale di rivedere subito il recente organigramma destinando a funzioni sul campo ed al potenziamento dei distaccamenti forestali e dei nuclei operativi regionale e provinciali il personale in divisa che oggi è assegnato ad uffici le cui mansioni possono essere svolte da altro personale tecnico e amministrativo della Regione”.

Secondo l’associazione ambientalista “occorre poi dimostrare in concreto che la distruzione di un bosco demaniale costituisce un danno collettivo, sperando così di stimolare comportamenti di controllo sociale. Se è vero che nel breve periodo alla distruzione di un bosco non segue l’aumento delle giornate lavorative è invece altrettanto vero che all’aumentare degli incendi le stesse non diminuiscono. La spesa forestale mantiene lo stesso livello anche se i boschi continuano ad essere distrutti. Per questo chiediamo al Presidente della Regione, all’assessore all’Economia, all’assessore all’Agricoltura ed al competente Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale di adottare subito una determinazione affinché in ogni distretto forestale, già nel corso della stagione antincendio, si vada alla riduzione della spesa per il settore forestale in genere, ed anche delle giornate lavorative, in ragione della percentuale di boschi percorsi dal fuoco rispetto alla superficie forestale complessiva”.

“Infine, – continua la nota di Legambiente – chiediamo all’assessore Regionale al Territorio di emanare delle linee guida affinché i catasti comunale delle aree percorse dal fuoco, vengano redatti in modo tempestivo con procedure non farraginose e con contenuti esaustivi ai fini dell’applicazione dei vincoli.