Andrea Peria è il nuovo sovrintendente della Foss. L’attuale presidente del Corecom da parecchi anni era indicato come papabile per la poltrona più alta della Sinfonica, ma finora non era mai stato nominato. La decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione.

La scelta del Cda

Ieri sera l’ok del presidente Schifani, oggi arriverà la nomina. Per Peria, manager di lungo corso e organizzatore di rassegne importanti, vice presidente vicario Agis regione Sicilia e per parecchi anni presidente di Anec Palermo, un incarico prestigioso. La scelta è quindi caduta su un manager, vero cambio di rotta per la Foss che aveva aperto una manifestazione di interesse.

La nomina arriva dopo il terremoto che era seguito all’allontanamento del direttore artistico Gianna Fratta – direttore d’orchestra e pianista, moglie del cantautore Piero Pelù – e del sovrintendente Di Mauro, in rotta con l’orchestra.

La rimozione della Fratta

L’incarico alla moglie di Pelù alla Foss era stato conferito nel 2021 da Nicola Tarantino, commissario straordinario della Fondazione nominato dall’assessore regionale al Turismo Manlio Messina. Attualmente una delle direttrici d’orchestra più apprezzate del panorama internazionale, la Fratta è laureata in giurisprudenza, oltre ad avere concluso gli studi accademici in pianoforte, composizione, direzione d’orchestra, musica corale e direzione di coro. Nominata Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici, è docente di elementi di composizione e analisi al conservatorio “Giordano” e tiene regolarmente master class e lezioni in varie università nel mondo.

La lunga guerra

Una guerra fra la struttura commissariale dell’ente e i sindacati ma anche fra l’organizzazione della Fondazione e il mondo dell’informazione. Nel gennaio scorso vi fu uno sciopero, che sancì la totale e definitiva rottura, indetto senza alcuna assemblea dei lavoratori e con un’azione unilaterale dei sindacati. Fu conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione. Lo sciopero ha portato alla cancellazione dei due concerti previsti venerdì 27 e sabato 28 gennaio e ha visto una partecipazione scarsissima di lavoratori. Solo 32 su 132, tra stabili e scritturati vi hanno preso parte.

“Danno economico e d’immagine”

La Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana aveva denunciato il danno economico subito. “In soli due giorni di sciopero” si sarebbe causata “la perdita di oltre 60.000 euro per la Foss, tra cachet comunque dovuti agli artisti, costi dei service per la registrazione per la Rai, rimborso dei biglietti già venduti, ecc”. Secondo la Foss la gran parte dei lavoratori, oltre il 75%, non condividerebbe le motivazioni addotte dai sindacati e non prende parte agli scioperi.

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