Il commissario straordinario della Tecnis, Saverio Ruperto ha confermato che l’appalto di Palermo rientra tra le priorità dell’azienda, assicurando il pieno impegno per la realizzazione dei lavori dell’anello ferroviario. Lo ha reso noto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, parlando con i giornalisti, in merito alla riapertura dei lavori del cantiere per l’anello ferroviario, in via Amari e piazza Politeama.

La notizia è giunta con una lettera di Ruperto consegnata al sindaco Leoluca Orlando durante l’incontro convocato al quale hanno preso parte  Tecnis, Rfi e sindacati. La Tecnis è tra le aziende coinvolte nell’inchiesta sulle tangenti all’Anas e per questo motivo è commissariata. Dopo lo stop delle ordinanze per l’avvio dei lavori il 7 gennaio, i cantieri dovrebbero riprendere fra una settimana ovvero mercoledì prossimo.

E’ stato anche confermato da parte della ditta esecutrice l’impegno a riprendere i lavori sul via E. Amari e, condividendo la richiesta della Tecnis di riattivare il cantiere in quella via, sarà emanata una ordinanza sindacale di interdizione al traffico veicolare a partire dal prossimo 20 gennaio.

Vengono invece differiti i lavori, per il tempo tecnicamente strettamente necessario di circa 3 mesi per la riprogettazione esecutiva della fermata in piazza Politeama, così come già concordato tra l’Amministrazione comunale e i cittadini negli incontri dell’anno scorso.

Il commissario della Tecnis, durante l’incontro con l’amministrazione, ha anche confermato che entro gennaio si
procederà al pagamento delle spettanze arretrate dei lavoratori. E da febbraio e’ possibile l’utilizzo del personale in cassa integrazione dell’azienda e il ricorso a nuove maestranze. “Credo sia la conferma – ha concludo – di un rapporto di grande collaborazione tra Rfi, Italferr, Comune e Tecnis”.

“Siamo soddisfatti – affermano il Sindaco Leoluca Orlando e l’Assessore Emilio Arcuri – per la disponibilità e la collaborazione mostrata da parte di tutti i soggeti coinvolti in questa vicenda: RFI, ITALFERR e Tecnis”.

“La ripresa e il regolare svolgimento dei lavori per la chiusura dell’Anello Ferroviario rappresenta un importante obiettivo, perché si possa realizzare un’opera che andrà ad aggiungere un ulteriore importante tassello per la mobilità sostenibile e a vivibilità della nostra città. L’Amministrazione continuerà a svolgere tutto quanto di sua competenza perché prosegua tale collaborazione, a beneficio dell’intera comunità”.

Per i sindacati “dal commissario Ruperto sono arrivate rassicurazioni sulla continuità dei lavori e sul pagamento degli stipendi di novembre e dicembre dei lavoratori. E questo è un fatto positivo, che naturalmente adesso deve trovare riscontro nei fatti. Il sindacato vigilerà sulla continuità produttiva del cantiere, sul regolare pagamento delle mensilità e sull’implementazione dei livelli occupazionali che rappresenta la vera garanzia della capacità della Tecnis di portare avanti l’appalto”.

A parlare sono i segretari di Palermo della Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Ignazio Baudo, Antonino Cirivello e Francesco Piastra, che domani nella pausa pranzo terranno un incontro di aggiornamento con i lavoratori alla luce delle ultima novità registrate dopo il vertice di villa Niscemi.

Nei prossimi giorni i sindacati degli edili Feneal, Filca e Fillea solleciteranno un incontro sull’altro appalto Tecnis in provincia di Palermo, quello dello svincolo di Castronovo di Sicilia, dove i lavoratori sono in cigs da 15 giorni. E sempre prossimamente i sindacati attendono dal sindaco Orlando, che ha preso l’impegno di una verifica col commissario Ruperto, risposte sul collettore fognario. “E’ necessaria anche la vigilanza da parte delle istituzioni. Il 20 gennaio sulle criticità economiche e sulle prospettive del cantiere dell’anello ferroviario si terrà un nuovo incontro con la direzione della Tecnis – aggiungono i segretari Feneal, Filca e Fillea Baudo, Cirivello e Piastra – Il commissario Ruperto ha dichiarato di aver chiesto l’autorizzazione al Tribunale di Catania per pagare in via eccezionale anche le mensilità di settembre e ottobre, che rientrano nel piano di ristrutturazione del debito. Ci aspettiamo dunque, oltre al ritorno a regime del cantiere, che venga garantito il pagamento regolare delle spettanze ai lavoratori, a partire dal mese di gennaio”.

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