Un disabile rischia di annegare nella piscina comunale di viale del Fante. A salvarlo, come riporta il Giornale di Sicilia, un giocatore di pallanuoto che era in vasca per i consueti allenamenti. Tragedia sfiorata ieri nell’impianto del capoluogo siciliano. Se non fosse stato per la prontezza di riflessi dell’atleta ci poteva essere un epilogo ben diverso. Ad avere tirato fuori il malcapitato è stato Davide Occhioni del club della Telimar.

Cosa è accaduto

Pare che il ragazzo disabile stesse facendo attività motoria come altre volte in passato. Allenamenti che gli servono per mantenere in attività la muscolatura. All’improvviso però sarebbe stato colto da una crisi epilettica e stava finendo sul fondo vasca.  Fortunatamente lì vicino ad accorgersi di tutto c’era il pallanuotista Davide Occhione. Lo ha di peso tirato fuori dalla vasca portandolo in salvo, appena in tempo prima che potesse annegare in piscina. Con lui anche i due bagnini in servizio all’interno dell’impianto. Appena fuori al ragazzo è stato praticato il massaggio cardiaco dal medico. Una volta rianimato è andato in ospedale per accertamenti, è stato dichiarato fuori pericolo.

Ad ottobre invece la tragedia

Purtroppo non tutti questi casi hanno un lieto fine. Nel Nisseno nell’ottobre scorso è morto un uomo per salvare la figlia che stava annegando. A perdere la vita Francesco Di Gregorio, 54 anni di Caltagirone. Con la famiglia aveva deciso di trascorrere una spensierata giornata nel mare di Gela. Mai si sarebbe potuto prevedere che questa giornata spensierata potesse sfociare in tragedia. Il fatto è accaduto nella spiaggia antistante il lungomare Federico II.

Stando alla prima ricostruzione dei fatti, la vittima era in spiaggia a Gela. All’improvviso si è reso conto che la figlia di 24 anni aveva delle grosse difficoltà e rientrare a riva. Il 54enne disperato si è tuffato ed ha raggiunto la giovane che è riuscito a trascinare fuori dalle correnti. Ma lui stesso, probabilmente stremato, non è poi riuscito più a tornare a riva. Immediati i soccorsi, un’imbarcazione della capitaneria ha recuperato Francesco Di Gregorio e lo ha riportato a riva privo di sensi. Sono iniziati i massaggi cardiaci e poi è stato deciso per il trasferimento all’ospedale cittadino Vittorio Emanuele. I medici hanno provato in ogni modo a strapparlo dalla morte ma non ci sono riusciti.

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