L’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo ha presenziato questa mattina a Ficuzza, nel Palermitano, alla cerimonia in memoria del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo, assassinato dalla mafia il 20 agosto 1977.
“È fondamentale mantenere vivo il ricordo di chi, come il colonnello Russo, ha pagato con la vita per garantire un futuro migliore a tutti noi. La sua figura va ricordata con profondo rispetto per il coraggio e l’integrità dimostrati”, ha detto l’assessore.
“Russo non è solo un eroe ma è esempio”
“Russo – ha aggiunto il componente della giunta Schifani – non è solo un eroe dell’Arma dei carabinieri, ma un esempio per ogni cittadino che crede nella giustizia e nella legalità. Il suo impegno e il suo sacrificio ci ricordano quanto sia fondamentale continuare a lottare contro ogni forma di criminalità e corruzione».
La cerimonia
La cerimonia si è svolta presso la stele commemorativa eretta nel luogo dell’attentato, con la deposizione di una corona d’alloro e la lettura della motivazione della medaglia d’oro al valor civile conferita alla memoria del colonnello Russo.
“Questa commemorazione – ha concluso Tamajo – a distanza di tanti anni dall’agguato mafioso, ribadisce il dovere della comunità di non dimenticare e di continuare a portare avanti i valori di legalità e giustizia per i quali Giuseppe Russo ha lottato fino alla fine”.
L’agguato e l’omicidio
La sera del 20 agosto 1977 un gruppo di fuoco mafioso composto da Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Vincenzo Puccio e Giuseppe Greco detto “Scarpuzzedda”, arrivò a bordo di una Fiat 128 nella piazza principale di Ficuzza (frazione di Corleone), dove il colonnello Russo stava passeggiando in compagnia dell’insegnante Filippo Costa (che lo stava aiutando nella stesura di un libro di memorie). I quattro sicari, armati di pistole calibro 38, spararono contro i due, uccidendoli.
Nato a Cosenza il 6 gennaio 1928, si arruolò il 10 dicembre 1953, a 25 anni. Tenente colonnello dei carabinieri, nel corso della carriera ricoprì numerosi incarichi di un certo rilievo, tra cui il comando della Tenenza di Torino Po, delle Compagnie di Alcamo (TP), di Castelvetrano (TP) e di Palermo Urbana 2ª (ora Palermo San Lorenzo). Russo fu anche uomo di fiducia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
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