I bambini del quartiere Sperone, dopo il lockdown, hanno ripreso a lavorare sui classici greci e in particolare sulla figura di Antigone partendo dal testo di Sofocle, ma anche da versioni contemporanee come quelle di Jean Anouilh e Bertolt Brecht.
Il laboratorio, diretto dall’attore e regista Valerio Strati, avviato nella sede dell’istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo a novembre sia con gli alunni delle elementari che delle medie, è ripartito nelle scorse settimane nel pieno rispetto delle misure per il contenimento del contagio del coronavirus.
Ed è ripartito con le stesse modalità, anche il laboratorio di vocalità e canto “Il corpo della voce”, diretto dalla cantante e attrice Miriam Palma. Entrambi fanno parte del progetto “Per chi crea”, finanziato dalla Siae e dal Mibact.
Adesso i due laboratori confluiscono nel saggio finale “Antigone oggi a Palermo”, diretto da Strati e Palma, che si svolge questa mattina nella sede dell’istituto comprensivo Sperone-Pertini in via Pecori Giraldi 21, che unisce al percorso teatrale l’esperienza con il canto e la musica. Il saggio affronta il tema dei diritti umani, dello scambio reciproco sul piano della creatività e dell’inclusione.
“Il teatro – dice Valerio Strati – permette di affrontare diversi temi importanti della nostra contemporaneità, anche partendo dai testi classici. Nel caso di Antigone c’è lo scontro tra la legge dello Stato e quella del cuore e dell’umanità. Creonte contro Antigone è lo scontro tra la legge degli Stati che ergono barriere e la legge del cuore che nonostante tutto continua ad accogliere chi arriva da lontano e a credere nell’ospitalità”.
Per Miriam Palma con il laboratorio di vocalità e canto “i bambini hanno imparato a rapportarsi con la propria voce-corpo. Attraverso lo studio di alcuni canti appartenenti alla tradizione mediterranea e la pratica teatrale hanno approfondito la capacità di relazione interpersonale e corale. Un piccolo viaggio attraverso la cultura orale necessaria al teatro”.
Il progetto “Per chi crea” con i suoi laboratori e il saggio finale di oggi ha rappresentato per la scuola un’ulteriore spinta per ripartire in tempi di emergenza Covid. “L’arte e la bellezza non vengono fermate dal Covid-19 – dice Antonella Di Bartolo, preside dell’istituto – dai primi di ottobre, nel pieno rispetto delle misure igienico-sanitarie necessarie, i nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno ripreso ad animare i laboratori di teatro e musica del progetto “Per chi crea”. Le attività e la messinscena finale dei due percorsi sono state rimodulate avendo cura del distanziamento fisico, con il risultato forse inatteso di una ulteriore amplificazione della tensione scenica e della potenza espressiva. E così, l’Antigone dei ragazzi e delle ragazze della scuola media Pertini mantiene le sue qualità di giovane, donna e simbolo di quella pietas universale che è la cifra del nostro essere umani. Rispettiamo il posizionamento e il distanziamento fisico, ma incoraggiamo gli sconfinamenti di pensiero e di espressione”.
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