Muoversi a Palermo“, la storia di un app per tracciare i bus nata prematura. L’argomento è all’ordine del giorno. Il programma, realizzato da Sispi in collaborazione con Amat e a cui ha partecipato l’azienda AlmavivA, risulta online (al momento solo per Android), ma la maggior parte delle funzionalità è ancora non disponibile. Secondo quanto  annunciato da un comunicato emesso dall’Ufficio Stampa del Comune a margine della conferenza di presentazione del 21 aprile 2023, l’app doveva essere fruibile per tutti i dispositivi a partire dal 10 maggio. Così, evidentemente, non è stato.

“Muoversi a Palermo”: un app nata prematura

Più che di una versione beta, quella attualmente “messa a terra” dai tecnici sembra quasi una pre-alfa. In gergo informatico infatti, per beta-testing si intende una versione di un software non definitiva, ma già testata dagli esperti, che viene messa a disposizione di un numero maggiore di utenti al fine di fare emergere eventuali malfunzionamenti. La maggior parte delle funzionalità infatti non è al momento disponibile sui dispositivi Android, mentre per gli hardware Apple l’app non c’è. Un soggetto etereo quindi, in attesa che si possa provvedere fixare (ovvero riparare), i problemi attualmente in essere.

Criticità che, nella serata del 10 maggio, l’assessore all’Innovazione Tecnologica Antonella Tirrito ha ricondotto a problemi di segnale fra i mezzi e la centrale operativa. “I tecnici pubblicheranno l’app in maniera sperimentale fra oggi e domani (fra il 10 e l’11 maggio n.d.r.), perchè ci sono stati  problemi da parte di Amat, in particolare sulla tracciabilità dei bus – aveva dichiarato l’esponente di Giunta con delega all’Innovazione Tecnologica – . Metteranno le informazioni e tutte le funzionalità, ma entro domani (ovvero oggi n.d.r.) sarà fixata a pieno. Non si tratta di difficoltà tecnologiche, ma è un problema di Amat”. A conferma di ciò, sulle 49 linee disponibili (che diventano 57 se si considerano i notturni), ne funzionano poco meno di una decina (circa il 15%).

Eppure, il 21 aprile 2023, l’Amministrazione Comunale aveva tracciato tempi ben definiti. “La app “Muoversi a Palermo” sarà disponibile gratuitamente per l’utenza dal prossimo 10 maggio sugli store Apple ed Android”, si legge nel comunicato del 21 aprile 2023 inviato alle ore 15:35 dall’Ufficio Stampa del Comune di Palermo e nel quale erano presenti le dichiarazioni di tutti gli attori intervenuti in quella conferenza stampa. Una nota nella quale si legge inoltre che “il nuovo sistema di monitoraggio automatico dei veicoli che copre oltre 280 degli autobus a disposizione di AMAT che parte oggi in esercizio con un periodo sperimentale di tre settimane“.

Delle due l’una: o la data era quella ma per motivi tecnici ci vorrà più tempo del previsto (fatto oggettivamente ricorrente quando si sviluppa un nuovo software) oppure c’è stato un errore di comunicazione fra tutti i soggetti coinvolti. In quest’ultima ipotesi però, sorge il dubbio del perchè ci siano volute quasi tre settimane per accorgersi dell’indicazione sbagliata, nonostante i numerosi articoli usciti sull’argomento, con particolare riferimento a quelli pubblicati in precedenza al day one previsto del 10 maggio.

La user experience

Al di là delle vicissitudini che hanno portato all’uscita dell’app (solo su Android al momento), la stessa è totalmente gratuita, anche se al momento si trova “in fase sperimentale”. Il software, su cui sta lavorando Sispi in collaborazione con Amat e con l’azienda AlmavivA, si trova al momento alla versione 1.2.1, privo di numerose funzionalità. Fra queste la geolocalizzazione in tempo reale degli autobus e i relativi tempi di percorrenza (come sopra ricordato, ieri erano disponibili i dati di nove linee – 134, 212, 231, 327, 625, 704, 721, 731 e 812 – oggi risultano cambiate). Un fatto che sorprende visto che, secondo quanto espresso in conferenza stampa, il progetto doveva riguardare in una prima fase l’area del centro città.

Con riguardo all’user experience, abbiamo condotto un test per verificare l’efficacia di quanto proposto dall’app “Muoversi a Palermo”, facendo salire un utente al day one sulla linea 721 (una delle poche tracciabili ieri, ma che oggi risulta offline). Secondo quanto verificato, l’app sembra funzionare con un sistema di geolocalizzazione a fermate (un po’ come accade per il servizio metro in Europa), che si va aggiornando ogni qual volta il bus si ferma per far salire o scendere l’utenza. Sull’applicazione, è possibile consultare in tempo reale i tempi di percorrenza, con l’indicazione di eventuali anticipi o ritardi rispetto alla tabella di marcia, ma anche informazioni di vario genere, come ad esempio il numero del mezzo o il tracciato che percorrerà.

Sull’app, è possibile anche programmare gli spostamenti in funzione della destinazione finale dell’utente, con l’indicazione dei mezzi da prendere e a quale orario farlo. Chiaramente, vista l’indisponibilità della percorrenza in tempo reale della gran parte dei bus a disposizione, al momento tale calcolo viene effettuato sulla base di stime e di quelli che sono gli orari programmati in calendario dall’azienda. C’è poi una sezione, che si appoggia sulle mappe di Google Maps, nella quale vengono indicate tutte le varie fermate della città e gli autobus che si fermano in quella data stazione. Ma, anche in questo caso, senza un dato aggiornato, è impossibile determinare l’orario preciso a cui passerà il mezzo, facendo venire meno al momento il senso dell’app.

La delusione e la necessità di chiarimento sui tempi

Fatto che ha lasciato delusa buona parte dell’utenza che attendeva l’uscita dell’applicazione. Tanti i cittadini che in questi giorni, collegandosi online, non hanno trovato informazioni sull’applicazione o l’hanno trovata poco funzionante. Ciò anche alla luce dei buoni propositi che l’ausilio tecnologico dovrebbe garantire. Da un lato, si mira a dare un aggiornamento in tempo reale sui tempi di percorrenza; dall’altro, aspetto molto più interessante, l’obiettivo è quello di analizzare i flussi di traffico, in modo da potere ridurre le attese alle fermate.

Un problema atavico e che incide fortemente soprattutto sulle tratte periferiche, anche se perfino le linee del centro città soffrono di questo tipo di problemi. Insomma, se non aumenta la truppa di mezzi tracciati in tempo reale, sarà impossibile godere delle piene funzionalità dell’applicazione. Al momento, nessuno si è sbilanciato ufficialmente e attraverso i canali ufficiali  sui tempi di rilascio del programma al 100% delle sue funzionalità. Anche perchè, l’app fisicamente sarà anche presente, ma al momento non funziona. Sembra quasi come un giocattolo nella confenzione originale: lo puoi guardare ma non lo puoi usare. Un vero peccato visto che di certezze sul trasporto pubblico ce ne sarebbe davvero bisogno.

 

Articoli correlati