Non ci sta Saverio Romano, uno dei due politici indicati dalla procura di Palermo come organizzatori del presunto comitato d’Affari che avrebbe aggiustato gare e appalti pubblici pe tornaconto politico e personale. “Non è un errore della giustizia, è un orrore, ed è una cosa abnorme. Hanno inciso le mie carni, quelle della mia famiglia e della mia comunità, ed e una cosa che grida vergogna” dice senza mezzi termini il coordinatore politico di Noi moderati, nella conferenza stampa convocata nella sede del partito a Palazzo Teodoli, Roma, in merito all’indagine della procura di Palermo a suo carico.
Nelle carte non c’è nulla
“Non c’è niente nelle carte. Le cose che riguardano me sono il nulla – aggiunge -. Si comprende perfettamente che il sottoscritto non c’entri niente con l’indagine. Non c’è una contestazione chiara ma una supposizione, e si può chiedere l’arresto per questo?” “Il 14 novembre sarò sentito dal gip che deciderà sulla misura degli arresti domiciliari ma non sulla indagine – prosegue -. Il danno che io subisco continuerà e io sono per questo molto arrabbiato. Non sono un complottista e ho rispetto e piena fiducia nella magistratura ma questa vicenda per me è inquietante”. “Nessuno potrà dire di me di avere dato promesse o ricevuto richieste – conclude -. Ma sono su tutti tg e i media, come partecipe di circuito criminale. Quando recupererò il danno d’immagine?”
Inquieta il nome del Pm che indaga su di me
Poi Romano spara in via diretta sulla Pm Giulia Falchi “Non credo ai complotti, non faccio dietrologie, ma leggere nel profilo della pm Giulia Falchi (una dei magistrati che hanno seguito l’indagine, ndr), candidata all’Anm nella 2025 nella lista di AreaDg, che per lei è ‘necessario, in primo luogo, difendere il nostro ruolo da quei disegni politici che mirano chiaramente ad intaccare l’efficacia della giustizia’, è inquietante. Questo mi preoccupa” aggiunge Romano.
“Non viene meno – ha affermato Romano – la mia fiducia nella magistratura e per questo voglio contribuire a migliorarla. Sono uno strenuo difensore della legge appena approvata sulla separazione delle carriere e del sorteggio per il Csm perché una delle malattie è il correntismo e serve la responsabilità civile dei magistrati, troppi processi sono finiti nel nulla senza che chi li ha messi in piedi abbia avuto almeno un richiamo, una censura”.




Commenta con Facebook