Il primo carico di arance rosse siciliane arriverà per via aerea in Cina il prossimo 19 aprile: lo annuncia una nota del ministero dello Sviluppo spiegando che il Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio ha incontrato oggi il Presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Federica Argentati e l’imprenditore Aurelio Pannitteri, proprio in vista di questa prima ‘consegna’.

All’incontro ha partecipato anche l’europarlamentare Ignazio Corrao.

“Si tratta di un risultato importante, – spiega la nota – frutto di un lavoro di squadra avviato dal Ministro Di Maio nel
corso delle sue missioni istituzionale in Cina e poi definito insieme al Mipaaf, la Regione Siciliana, l’ICE e il Distretto
degli agrumi. Un traguardo reso possibile grazie anche alla collaborazione con l’azienda leader del commercio cinese Alibaba Group, che apre nuove opportunita’ alla commercializzazione di un prodotto di grande qualita’, quale le arance rosse siciliane, sul mercato cinese. L’export di arance rosse in Cina apre la strada allo sviluppo dei rapporti commerciali tra i due Paesi che si andranno a intensificare maggiormente nel quadro degli accordi siglati per la nuova Via della Seta’.

«L’export delle arance rosse in Cina, via nave o via aereo o attraverso qualsiasi altro mezzo, è un traguardo raggiunto grazie al lavoro di squadra avviato da tutte le parti coinvolte, Mise, Mipaaft, Regione Siciliana, Distretto Agrumi di Sicilia e imprese agrumicole. Un traguardo raggiunto anche grazie all’interessamento del colosso del commercio cinese, Alibaba Group, con il quale il Distretto Agrumi di Sicilia ha avviato una interlocuzione fattiva sin dal 2017». E’ quanto afferma Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia.

«Sembrava quasi un’utopia – ha detto Argentati – e invece Alibaba ha mantenuto la sua promessa. Vedere finalmente concretizzarsi l’opportunità di commercializzare le nostre arance rosse sui banchi dei supermercati cinesi gestiti da Alibaba è una grande soddisfazione e, ci auguriamo, l’inizio dell’affermazione di un prodotto di grande qualità come l’arancia rossa siciliana su un mercato grande e nuovo come quello cinese. Siamo sicuri che il colosso cinese del retail posizionerà il prodotto (supportato dalla recente possibilità di far arrivare le arance anche via aereo) in una fascia premium di mercato, come è giusto che sia per un’eccellenza del Made in Italy».

Argentati ha anche aggiunto che «in questo senso, l’apertura del mercato cinese deve farci riflettere proprio sulle strategie di commercializzazione all’estero, in particolare nei mercati in cui i nostri agrumi possono essere considerati prodotti di fascia alta per cui andrebbero adottate strategie simili a quelle utilizzate per la commercializzazione di frutta esotica sui banchi dei nostri mercati, al centro delle quali c’è certamente il mantenimento della qualità originaria delle zone di produzione. Siamo certi che Alibaba potrà dare un grande sostegno anche in questo senso alle aziende siciliane che esportano le arance rosse in Cina».

«A tal proposito – ha proseguito Argentati – siamo soddisfatti che l’azienda Pannitteri, associata al Distretto e dentro la rete d’imprese People of Sicily, stia spedendo i suoi container di arance via aereo, grazie alla possibilità aperta dall’integrazione dell’accordo Italia-Cina spinta dal vicepremier Luigi Di Maio e sottoscritta poi dal Mipaaft così da garantire la presenza del prodotto in condizioni di freschezza ancora migliori rispetto a un lungo viaggio in nave. Ma siamo anche in grado di anticipare con certezza che altre aziende siciliane, a partire da quelle di produzione, si stanno adoperando per sottoporsi ai controlli previsti dal protocollo Italia-Cina, seguite dai validissimi tecnici dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana, per poter esportare le proprie arance sin dalla prossima campagna agrumicola.

Se poi si aprirà anche la via del trasporto in treno ben venga. Non ha però senso creare polemiche sui costi di trasporto e sul prezzo delle arance. Se un gigante del commercio come Alibaba ci crede, se le aziende siciliane ci scommettono su, è evidente che il mercato esiste ed è disposto ad acquistare un prodotto con grandi qualità organolettiche e salutistiche come l’arancia rossa siciliana. Un prodotto, per l’appunto, premium. Il Distretto – ha concluso Argentati – continuerà con la propria azione di supporto e divulgazione al maggior numero di imprese della filiera possibile con la certezza, peraltro, che il Governo possa dare questa stessa opportunità anche alle arance bionde ed agli altri agrumi».

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