La Guardia di Finanza, su input della Procura di Palermo, ha acquisto all’Assemblea Regionale Siciliana il regolamento che disciplina l’uso dell’auto blu concessa all’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
L’acquisizione nasce dall’esigenza di accertare la legittimità dell’utilizzo del veicolo col quale, secondo gli inquirenti, l’ex presidente ed ex senatore di Forza Italia si sarebbe recato più volte a Villa Zito, noto ristorante palermitano, per acquistare dosi di cocaina dal gestore, Mario Di Ferro.
Da approfondire natura regolamento
Da approfondire dunque è la natura del regolamento: se la macchina fosse stata assegnata al politico senza limitazioni non si prefigurerebbe a suo carico alcun reato. In caso contrario Miccichè, che non è indagato per il presunto acquisto della droga, rischierebbe una indagine per peculato.
Interrogatorio Di Ferro il 6 luglio
È fissato intanto a giovedì 6 luglio l’interrogatorio del principale indagato della vicenda: Mario Di Ferro, accusato di aver rifornito droga a diversi esponenti della Palermo bene tra cui l’ex senatore. Di Ferro, che secondo la procura avrebbe usato il locale come una sorta di centrale di spaccio, è ai domiciliari, mentre sono in carcere i suoi fornitori, Gioacchino e Salvatore Salamone che, sentiti sabato, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’obbligo di firma è stato notificato a tre dipendenti del ristoratore che lo avrebbero aiutato nell’attività di cessione della droga.
Bar Villa Zito “Estranei e danneggiati da inchiesta”
Intanto, “Bar Villa Zito è tutt’altro da quanto appreso in questi giorni dagli organi di stampa”. Lo sottolinea una nota del rappresentante legale della società Luigi Caffarelli, dopo l’arresto dello chef del locale Mario Di Ferro nell’ambito di un’inchiesta della Procura su un giro di spaccio di cocaina a vip ed esponenti della Palermo “bene”.
Nel dichiararsi “sconcertata, assolutamente estranea e pesantemente danneggiata dai fatti appresi in questi giorni dagli organi di stampa”, la società esprime “il suo più profondo rammarico e la sua più sincera mortificazione per l’esposizione mediatica cui ha indirettamente sottoposto la Fondazione Sicilia”. La nota ricostruisce anche le vicende societarie del locale.
“Nell’aprile del 2022, nell’ottica di un risanamento aziendale, Bar srl ha dato in affitto il ramo di azienda relativo all’attività di ristorazione con somministrazione alla società Villa Zito srl, il cui legale rappresentante è il signor Mario Di Ferro. Detto risanamento è stato peraltro reso impossibile dalla mancata corresponsione della quasi totalità dei canoni di affitto del ramo di azienda (ad oggi Bar srl vanta un credito di oltre 200mila euro nei confronti di Villa Zito srl)”.
Bar srl sta provvedendo alla disdetta del contratto
“Bar srl – conclude la nota – sta provvedendo, nei tempi e nei modi concessi dalla legge, alla disdetta del contratto di affitto del ramo di azienda con Villa Zito srl e sta lavorando alacremente per porre rimedio a questa pesantissima situazione in cui si è suo malgrado trovata, al fine di evitare la perdita delle tante posizioni lavorative dei dipendenti e del patrimonio di professionalità acquisito in questi otto anni di attività”.
Commenta con Facebook