La norma andrà in Commissione Bilancio forse già la prossima settimana, dipenderà dai tempi di trasmissione . E’ destinata ad assorbire la finanziaria ter che era già in discussione e ad integrarla con altri provvedimenti nonchè a superare le impugnative proposte dal governo nazionale alla legge di stabilità del 2 marzo.

La giunta regionale di governo ha approvato il disegno di legge dal nome che non ti aspetti ma che la dice lunga sull’andamento di questi anni di amministrazione: “disposizioni finanziarie varie”.

Proviamo a fare il riassunto delle puntate precedenti della storia finanziaria 2016 della Regione siciliana. Ad oggi è in vigore la legge di stabilità regionale approvata dall’ars ai primi di marzo, mentre è in attesa di entrare in vigore la Finanziaria bis chiamata anche legge omnibus o ddl stralcio perché di fatto è uno stralcio delle norme non inserite nella legge di stabilità. Ma non tutte. Un’altra serie di provvedimenti si trova nel ddl ter attualmente in Commissione Bilancio ma fermo.

Ora  arriva il disegno di legge “disposizioni finanziarie varie” che dovrà assorbire il ddl ter e proporre nuove norme fra cui c’è anche il finanziamento per le scuole paritarie rimaste senza fondi e per le quali anche il Presidente della Regione Rosario Crocetta aveva firmato una petizione a se stesso per risolvere il problema.

Plaude alla norma il Pd anche se su uno specifico aspetto: “E’ un primo importante risultato al quale abbiamo lavorato in questi mesi. La norma sulle scuole paritarie è stata messa nero su bianco. Si tratta di uno stanziamento di tre milioni di euro che permetteranno anche in Sicilia alle famiglie disagiate di poter scegliere liberamente il percorso scolastico dei loro figli – dice Alice Anselmo, presidente del gruppo PD all’Ars -. Ringrazio il governo regionale e l’assessore Baccei per l’impegno dimostrato e per avere rispettato la tempistica indicata – aggiunge Anselmo – mi auguro che il ddl possa presto essere esaminato dalla commissione Bilancio e possa arrivare in tempi brevi all’esame dell’aula”.

Fra i grandi temi che restano da affrontare, invece, c’è quello dell’impugnativa riguardante la norma sui precari inserita nella legge di stabilità per salvare il salvabile fino alla fine del 2017 in attesa di soluzioni o di un altro governo. Una norma che Roma ha impugnato insieme ad altre tre.

La Cisl funzione pubblica chiede al governo di istituire una ‘unità di crisi’ perché la cabina di regia non basta più “Da un lato la nuova impugnativa sulla proroga dei precari, dall’altro una gravissima carenza di organico in alcuni uffici-chiave come quelli del dipartimento Lavoro che sono stati azzerati e delle Autonomie locali -dicono il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi e il segretario vicario Paolo Montera -. Questo governo dimostra sempre di più di non avere a cuore il dramma dei tanti precari siciliani. Adesso bisogna istituire subito una Unità di crisi, una decisione che la giunta dovrebbe assumere già in questi minuti. Siamo in una fase di allarme rosso e anche la decisione, attesa a lungo, dell’istituzione della cabina di regia sul precariato rischia di apparire come uno strumento insufficiente, di fronte a un tema che adesso rischia di esplodere coinvolgendo decine di migliaia di siciliani”.

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