Ormai in arrivo il caldo africano in Sicilia e non solo. L’ondata di calore prevista da giorni è ormai alle porte e già da domani le temperature si cominceranno a surriscaldare fino a raggiungere a metà-fine settimana valori molto prossimi ai 40 gradi.
Il Ministero della Salute mette in guardia le fasce più deboli della popolazione e indica un vademecum di mosse da adottare per affrontare questa quinta ondata di calore che sarà, stando alle previsioni tra le più lunghe.
Nella fascia oraria tra le 11 e le 18 – ricordano gli esperti del ministero – è opportuno ridurre l’esposizione all’aria aperta, in particolare è sconsigliato l’accesso ai parchi e alle aree verdi ai bambini molti piccoli, agli anziani, alle persone non autosufficienti o alle persone convalescenti. Chi esce di casa in una giornata molto calda deve poi adottare delle precauzioni: ripararsi la testa con un cappello leggero a falde larghe; in auto usare tendine parasole; indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, in quanto le fibre sintetiche impediscono la traspirazione. Chi soffre di diabete, inoltre, deve esporsi al sole con cautela, onde evitare ustioni serie, a causa della minore sensibilità al dolore.
Le temperature elevate – aggiungono gli esperti – favoriscono la contaminazione degli alimenti e aumentano il rischio di gastroenteriti e intossicazioni alimentari. E’ dunque importante rispettare rigorosamente la data di scadenza del prodotto o quella entro la quale è preferibile il consumo; lavarsi sempre le mani prima di procedere alla preparazione dei cibi; lavare bene la frutta, le verdure e tutti cibi che si consumano crudi, facendo attenzione che non vengano a contatto con altri alimenti o con piani di lavoro sporchi per evitare il rischio di contaminazione crociata; consumare icibi cotti nel più breve tempo possibile; evitare di lasciare cibi deperibili a temperatura ambiente, ma conservarli in frigorifero. Meglio consumare pasti leggeri, preferire la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti; consumare molta frutta e verdura. Evitare i pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata. Qualche gelato è concesso, ma gli esperti consigliano quelli al gusto di frutta, meno calorici. Bere è importantissimo, anche in assenza dello stimolo della sete. E’ consigliabile bere almeno due litri al giorno, di moderare l’assunzione di bevande gassate e zuccherate, ricche di calorie, e di quelle che contengono caffeina. Divieto assoluto per le bevande alcoliche, perché aumentano la sensazione di calore e la sudorazione, contribuendo così ad aggravare la disidratazione.
L’utlizzo del climatizzatore per rinfrescare l’ambiente è consigliato, a patto che la temperatura sia pari a 24-26 gradi C, mantenendo chiuse le finestre durante il loro funzionamento e utilizzando protezioni oscuranti alle finestre dei locali condizionati per limitare l’esposizione diretta ai raggi solari. Nelle aree caratterizzate principalmente da un elevato tasso di umidità, senza valori particolarmente elevati di temperatura, può essere sufficiente l’uso del deumidificatore in alternativa al condizionatore.
Il ventilatore, invece, deve essere usato con cautela in quanto può causare disidratazione, soprattutto nelle persone costrette a letto. È comunque sconsigliato l’uso quando la temperatura all’interno dell’abitazione è molto elevata (32 gradi C) e non deve essere mai indirizzato verso le persone, ma regolato in modo da far circolare l’aria in tutto l’ambiente.
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