Il deputato regionale Vincenzo Figuccia fa i conti alla pubblica amministrazione siciliana e mette in evidenza l’assenza di circa 4 mila disabili tra le assunzioni dovute per legge. “Da un attento esame dei recenti dati Istat ed Eurostat, in Sicilia, – sottolinea Figuccia – risulta che ci siano poco più di 270.000 lavoratori occupati nella pubblica amministrazione. Secondo la legge 68/99, dovrebbero essere almeno 20.000 quelli che andrebbero assunti obbligatoriamente e invece, dai dati emerge come siano appena 15.991 le persone appartenenti alle categorie protette in forza presso la pubblica amministrazione dipanata sul territorio regionale. Una disapplicazione della normativa che pesa per oltre 4 mila posti”.

La legge 68

I principali beneficiari della legge numero 68 sono proprio i disabili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, iscritti nell’apposito elenco speciale presso il centro per l’impiego, così come altre figure vulnerabili: “Ed è altrettanto noto – aggiunge Figuccia – come le assunzioni delle categorie protette, nel limite della quota d’obbligo, non sono da computare nel budget assunzionale e vanno garantite sia in presenza di posti vacanti che in sovrannumero rispetto alla dotazione organica; Quindi le assunzioni vanno garantite anche in presenza di blocco dei concorsi”.

Le risorse economiche ci sono

“Considerato che le risorse economiche esistono e sono già stanziate in un fondo nazionale per l’assunzione delle categorie protette, – precisa Figuccia – risulta incomprensibile una simile inerzia, che nega ad oltre 4 mila soggetti un’opportunità di lavoro nella pubblica amministrazione. Chiediamo che l’argomento venga immediatamente calendarizzato in commissione Lavoro all’Ars al fine di varare ogni provvedimento utile all’applicazione di una legge dello Stato non dovrebbe ammettere ignoranza, neanche dallo Stato stesso”.

 

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