Un gruppo di asini – tra loro anche un cavallo – in un terreno, sotto il sole e dove non c’è possibilità di ripararsi. L’indignazione di un nostro lettore che ci invia foto e video.
Le immagini vengono da Palermo, e sono state realizzate in un terreno che sarebbe di proprietà dell’Istituto Sperimentale Zootecnico della Sicilia.

L’indignazione e la denuncia

Dice il nostro lettore: “Ci sono questi asinelli al caldo, sotto il sole, senz’acqua né niente. Mi si sono avvicinati, sembrava che chiedessero aiuto. Qualcuno deve intervenire”.

La replica dell’Istituto Zootecnico

Abbiamo ovviamente contattato l’Istituto Zootecnico per ottenere una spiegazione in merito alla denuncia del lettore. A parlare è Antonio Console, il direttore dell’Istituto: “I nostri asinelli hanno tutte le cure del caso. Dispongono di una tettoia dove ripararsi e di acqua a volontà. Spesso preferiscono spostarsi nel terreno dove sono stati visti da chi ha fatto questa segnalazione. Non c’è nessuna situazione di incuria o pericolo”.

Gran caldo, giorni difficili anche per gli animali, donna denunciata

In questi giorni di caldo terribile, sono tante le segnalazioni degli animalisti in merito ad animali tenuti in cattivo stato. Qualche giorno fa una donna è stata denunciata dai Carabinieri con l’accusa di maltrattamento di animali per aver abbandonato due cani sotto il sole e in cattivo stato di salute.
I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante sono intervenuti in via Cristoforo Colombo dove era stata segnalata la presenza di cani abbandonati. I militari, arrivati nello stabile indicato ed avuto accesso al lastrico solare, hanno riscontrato effettivamente la presenza di due cani meticci di media taglia, lasciati sotto il sole cocente, in cattivo stato di salute e costretti in anguste cucce.

Gli animali sequestrati

I Carabinieri hanno identificato la proprietaria dei cani, una 47enne catanese, denunciata per maltrattamento di animali. Personale specializzato del Reparto Ambientale della Polizia Locale è intervenuto ed ha provveduto a sequestrare entrambi i cani e a trasportarli presso una struttura idonea per le cure del caso. Nel corso della verifica la donna è stata sanzionata per non aver messo il previsto microchip a uno dei due cani.

Cavalli al lavoro a Palermo con 37°, polemiche sull’ordinanza di Lagalla

Stop alle vetture a trazione animale con temperature superiori a 37 gradi o in presenza di allerta meteo rossa. Questo è in sintesi il contenuto dell’ordinanza, entrata in vigore il 18 luglio, con la quale il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha regolamentato il lavoro dei vetturini. Provvedimento redatto in seguito all’incontro fra il primo cittadino e le associazioni di categoria, che però non ha incrociato i favori del mondo degli animalisti e ha subito numerose critiche sui social.

Le richieste degli animalisti

In effetti, le richieste degli animalisti e dei cittadini che avevano sottoscritto una petizione online sul tema erano ben diverse. In una lettera indirizzata proprio al primo cittadino e al Prefetto, gli attivisti avevano chiesto la sospensione della circolazione delle vetture a trazione animale a temperature superiori a 25 gradi. Ciò in un arco di tempo che andava dalle 11 alle 17 e con un provvedimento valido dal 15 giugno al 15 settembre. Condizioni ritenute evidentemente eccessive dal primo cittadino, che ha optato per una versione più light del provvedimento.

Le regole della nuova ordinanza

L’ordinanza prevede che “in caso di allerta meteo rossa, la circolazione di vetture pubbliche a trazione animale sarà vietata dalle ore 12.30 alle ore 16. Inoltre, lo stop sarà in vigore dalle ore 13 alle ore 15.30 nei giorni in cui sarà rilevata una temperatura dai 37 gradi in su”.
Un provvedimento che sarà accompagnato da regole suppletive, come quella del riposo di 10 minuti ogni due ore di lavoro sostenuto dai cavalli. Equini che dovranno essere idratati con una certa frequenza. A tal proposito, i cocchieri dovranno dotarsi di una dispensa d’acqua di dieci litri.

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