• L’assessorato aveva ridotto il budget alle Case di Cura
  • Una struttura sanitaria ricorre al Tar e vince il ricorso
  • I giudici hanno rilevato l’illegittimità della riduzione retroattiva del budget

Il TAR Sicilia Palermo bacchetta l’Assessorato Salute e dichiara illegittima la riduzione retroattiva dei budget assegnata alle Case di Cura. La vicenda riguarda una Casa di Cura, accreditata per un totale di 60 posti letto e convenzionata con il Servizio Sanitario, che ha subito una riduzione retroattiva di circa 350.000 euro del proprio budget per la branca di “ortopedia”.

Il ricorso al tribunale amministrativo

La struttura ha presentato, con il patrocinio dei legali Girolamo Rubino, Giovanni Bellia e Giuseppe Impiduglia, un ricorso al TAR Sicilia Palermo, contestando gli atti con i quali era stata disposta una riduzione del proprio budget. In particolare, con il ricorso, gli avvocati hanno sostenuto che la suddetta decurtazione retroattiva del budget fosse palesemente illegittima non tenendo in alcun conto l’affidamento della casa di cura in ordine all’assegnazione per l’anno 2019 di un budget corrispondente a quello assegnato nell’anno 2018 e hanno citato a sostegno dei propri assunti dei precedenti del TAR Palermo e della Corte Costituzionale.

Illegittima la “riduzione retroattiva del budget”

Già in fase cautelare il TAR e CGA, con due diverse ordinanze, avevano ritenuto illegittima la “riduzione retroattiva del budget assegnato”. L’ASP aveva provveduto a sottoscrivere con la Casa di Cura il contratto relativo al budget per l’anno 2019 reintegrando l’importo inizialmente detratto. L’efficacia di tale contratto era stata, tuttavia, subordinata al’esito del giudizio di merito.

Annullato taglio di 350.000 euro

Il TAR Sicilia Palermo con apposita sentenza, ha annullato gli atti impugnati nella parte in cui hanno assegnato alla ricorrente un budget per i ricoveri ordinari inferiore a quello del 2018. I giudici hanno rilevato l’illegittimità della riduzione retroattiva del budget in quanto lesiva dell’affidamento ingenerato sulla casa di cura anche in considerazione delle liquidazioni in dodicesimi fatta dall’ASP di Palermo. Per effetto di tale Decreto, la Casa di Cura non subirà, con riferimento al 2019, il taglio di 350.000 euro e inoltre il budget originario (senza l’illegittima decurtazione) rappresenterà il parametro per l’attribuzione del budget anche per gli anni successivi.