Marianna Caronia, deputato regionale della Lega, parla sul tema dell’assistenza agli studenti con disabilità, al termine dei lavori della V Commissione (Cultura), denunciando nuovamente la situazione difficile per gli alunni e le famiglie.

“Oggi in commissione cultura dell’Assemblea Regionale Siciliana abbiamo audito i rappresentanti delle famiglie degli studenti con disabilità e i lavoratori Asacom (Assistenti alla comunicazione). Tutti continuano a lamentare giustamente la disastrosa gestione da parte della Regione per quanto riguarda il mancato rispetto delle linee guida per l’espletamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione nelle scuole superiori”.

“Le linee guida non vengono applicate”

Continua: “Linee guida che in molte province, tra cui quella di Palermo, non sono applicate. Non è possibile che con mille cavilli burocratici le Città metropolitane o i Liberi consorzi continuino a non applicare una legge regionale negando un diritto fondamentale a centinaia di ragazzi e ragazze con disabilità. Anche per quanto riguarda i servizi di assistenza igienico-personale oggi è emerso che continuano ad esserci gravissime criticità perché, ancora una volta con logiche burocratiche inumane, si continua a chiedere alle famiglie di certificare nuovamente la disabilità dei propri figli, nonostante questi abbiano tutti le attestazioni previste dalla legge 104”.

“Assenza assessore è comportamento poco istituzionale”

E conclude: “Come se tutto questo non bastasse, abbiamo registrato, e tanto i familiari quanto i lavoratori hanno pesantemente lamentato, l’assenza dell’Assessore Scavone che per l’ennesima volta non ha preso parte ai lavori della Commissione, mostrando un comportamento non solo poco istituzionale ma soprattutto sprezzante dei diritti e delle difficoltà che stanno vivendo centinaia di studenti e le loro famiglie”.

M5S, “Da regione finora solo confusione e ritardi”

Anche il Movimento 5 Stelle attacca l’operato della Regione e chiede l’applicazione elle norme già esistenti. In una nota congiunta dei deputati regionali e componenti della commissione Cultura, formazione e lavoro all’Ars, Giovanni Di Caro (vicepresidente), Roberta Schillaci, Stefania Campo, Kerry Damante, infatti, si legge: “Chiediamo la puntuale applicazione delle norme esistenti e diffidiamo il dipartimento della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro a non creare più ostacoli al servizio di assistenza per gli studenti disabili. Qualunque vincolo, barriera, lungaggine burocratica dev’essere superato. Il servizio deve ripartire in fretta così da garantire il diritto allo studio agli studenti disabili siciliani”.

“Annunciata risoluzione per chiedere di operare seguendo le norme”

“Oggi in Commissione Cultura, formazione e lavoro, in maniera trasversale – spiegano i deputati – abbiamo annunciato una risoluzione in cui si chiede di operare seguendo i dettami delle norme: la nazionale 104/1992, le regionali 15/1991 e 24/2016, insieme alla più recente 10/2019 sul diritto allo studio. Basterebbe questo, infatti, per superare gli equivoci e la confusione generati dopo che l’assessore Scavone ha ottenuto un parere, peraltro non vincolante, del Cga sulle differenti competenze, tra Regione e Miur, in materia di assistenza di base e assistenza specialistica. In seguito a questo parere, alcuni enti locali hanno ritenuto di bloccare l’avvio del servizio di assistenza”.

“Basterebbe applicare le norme esistenti”

“Basterebbe applicare le stesse leggi esistenti – ricordano ancora – per evitare di chiedere, com’è stato fatto, nuove certificazioni (difficili da reperire per le famiglie) e già comprese nella L. 104. Basterebbe poi trasferire effettivamente le somme a Città metropolitane e Liberi consorzi per garantire l’avvio del servizio. Ricordiamo inoltre che in una precedente commissione congiunta V-VI era stata annunciata dal dipartimento una verifica sugli enti locali che frenavano la partenza del servizio, ma ad oggi non ne conosciamo gli esiti. Forse tanta burocrazia serve a mascherare la carenza di risorse, insufficienti rispetto ai fabbisogni di questa parte della popolazione studentesca? Il dubbio resta, mentre i nostri studenti più deboli dovrebbero essere una priorità per chi governa”, concludono i deputati.

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