• Tirocinanti siciliani dell’Avviso 22, in attesa di essere pagati dalla Regione, tirano un sospiro di sollievo
  • Dopo le proteste e la mobilitazione emessi 518 mandati di pagamento
  • Il Nidil Cgil: “C’è un problema nella gestione degli Avvisi da parte della Regione”

Possono finalmente tirare un sospiro di sollievo i tirocinanti dell’Avviso 22, del quale vi abbiamo parlato più volte, e che è risultato essere, tra ritardi ed intoppi burocratici, un vero e proprio pasticcio che coinvolge circa 6mila siciliani che da tempo attendono di essere pagati dalla Regione siciliana per il lavoro svolto.

Emessi 518 mandati di pagamento

Qualcosa adesso sembra sbloccarsi. L’assessorato regionale al Lavoro e alle Politiche sociali, dopo le proteste e la mobilitazione dei tirocinanti che lo scorso 9 marzo erano scesi in piazza, per chiedere le somme dovute, ha emesso una lista con 518 mandati di pagamento.

La lunga battaglia dei tirocinanti

Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22, da sempre in prima linea per il riconoscimento dei diritti di questa folta platea di persona commenta: “Il bilancio della Regione siciliana è stato approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale e finalmente arrivano i pagamenti. E’ uscita la prima lista dei tirocinanti beneficiari delle indennità. Si attendono altre liste di pagamento prossimamente. Sono in corso verifiche e monitoraggio su altre pratiche di rimborso. Dopo tante battaglie, proteste e difficoltà economiche possiamo tirare un sospiro di sollievo”.
E ancora: “Purtroppo non ci aspettavamo di dover lottare per avere i nostri soldi. Attendiamo che tutto vada a buon fine. Rimane un po’ di amarezza per quanto accaduto ma comunque l’importante è avere raggiunto o quasi il traguardo per mettere la parola fine a questa vicenda”.

Cosa prevedeva il percorso di formazione professionale

L’avviso 22 – relativo ai tirocini extracurriculari – finanziato dal Fondo sociale europeo prevedeva un corso formativo per chi ha redditi bassi. Tre le fasce di riferimento: under 35, fino a 65 anni e disabili. In campo circa 25 milioni di euro per percorsi formativi dai quattro ai sei mesi. Fino a dodici mesi per soggetti disabili e svantaggiati. I tirocinanti hanno già concluso la loro esperienza, iniziata a settembre 2019, ma di soldi ne hanno visti ben pochi. Tanto che all’Ars, nei mesi scorsi, sono scattate una mozione ed una interrogazione.

“Non molliamo la presa”

“E’ una lista che aspettavamo da tempo”, dice Andrea Gattuso, coordinatore regionale del Nidil Cgil che ha sempre sostenuto i tirocinanti nelle loro legittime rivendicazioni. “Per la prima volta – spiega Gattuso – esce una lista di beneficiari dei pagamenti corposa e non con il contagocce, come quelle alle quali eravamo abituati con 20 o 30 nominativi. Ci siamo impegnati per velocizzare i pagamenti di questo avviso che comunque non sono stati ancora completati. Deve essere chiaro che noi non molleremo la presa sino a quando tutti i tirocinanti non verranno pagati. Pur avendo ottenuto questo importante risultato, rimane il fatto che c’è un problema evidente nella gestione di questi Avvisi da parte della Regione. C’è da ricordare che i lavoratori hanno dovuto aspettare un anno prima di essere pagati. Per il futuro ci auguriamo che la Regione voglia condividere insieme alle forze sociali un sistema di verifiche e pagamenti dei tirocinanti più veloce.
La nostra attenzione rimane alta, anche perché a breve dovrebbe ripartire Garanzia Giovani, un imponente piano per arginare la disoccupazione giovanile che coinvolgerà migliaia di siciliani. Speriamo di poter avviare le attività al più presto, e che questa volta, i tirocinanti abbiano le somme che gli spettano nei tempi regolari”.

(nella foto di repertorio la protesta dei tirocinanti dell’Avviso 22 dello scorso 9 marzo)

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