Questa mattina protesta davanti alla scuola elementare “Aldo Moro” di Balestrate per chiedere l’immediata apertura del parco giochi “no social”, preso di mira dai vandali nei giorni scorsi. Chiamato in causa il Comune a cui si chiede di definire gli ultimi interventi e soprattutto di installare la videosorveglianza per far desistere i vandali dal riprovarsi ancora e preservare la struttura realizzata in parte con finanziamenti pubblici e in parte attraverso la raccolta fondi promossa dall’associazione “Genitori balestratesi” che a sua volta ha coinvolto tante altre realtà.

“Ora va custodito”

Il parco giochi oramai è quasi del tutto definito. Mancano gli ultimissimi interventi per poter tagliare il nastro. I fondi anche per l’acquisto della videosorveglianza già ci sono ma, come anticipato dal sindaco, ci sarebbero state delle perplessità avanzate dalla dirigente scolastica della “Aldo Moro”. “Abbiamo voluto lanciare un segnale chiaro – ha detto Riccardo Vescovo, giornalista e promotore dell’iniziativa -. Il parco giochi ora va custodito e sorvegliato, va gestito e curato. Cinque anni fa un gruppo di 7 persone aveva protestato per chiedere di realizzare il nuovo parco giochi, nessuno credeva in noi. Abbiamo dimostrato che pur essendo in pochi si può fare”.

L’evoluzione della vicenda

Nel frattempo si è creato il comitato, quindi è nata l’associazione “Genitori balestratesi” e realizzato il parco purtroppo ancora chiuso in attesa di definire gli ultimi lavori. “Da anni – aggiunge Vescovo – diciamo che servono telecamere ma solo negli ultimi tempi la questione si sta affrontando. Registriamo un ritardo che ha causato i primi danni vandalici. Ci arrivano segnalazioni di bambini che si arrampicano sulla casetta e questo è pericolosissimo”.

Una lettera al Comune

Oltre alle telecamere, è stato detto dai manifestanti, serve l’apertura del parco. “L’area chiusa – dice Vescovo – è un messaggio bruttissimo  per i giovani. Vogliamo il coinvolgimento delle scuole e creare con loro delle iniziative. Non è possibile che un parco simile venga vandalizzato, vogliamo sapere dal Comune che interpelleremo con una lettera cosa fare, come ha intenzione di gestire quest’area”.

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