Verranno riaperti i termini dell’avviso per l’azione 6.5.1. del PO FESR 2014/2020 già pubblicato in Gurs nello scorso mese di luglio e chiusosi il 12 ottobre con un bilancio assai magro: soltanto dodici le istanze risultate ammissibili per un importo totale richiesto di 3.434.011,16 a fronte di un budget di 61.704.047,25 di euro.

Il residuo, quindi, qualora venissero ammesse a finanziamento tutte le eventuali istanze ammissibili, ammonta a 58.270.036,09 di euro.

“Risorse importanti che è impensabile perdere e che sono destinate a preservare la biodiversità terrestre e marina sulla base delle indicazioni contenute nei Piani di gestione approvato”  ha spiegato l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, che ha deciso per la riproposizione del bando di comune accordo con il dirigente generale Rosaria Barresi.

“Insieme all’Autorità di gestione del fondo – ha chiarito Cordaro – revisioneremo alcuni aspetti dell’avviso pubblico già emanato in modo da renderlo più accessibile, ma sin da adesso mi preme sollecitare tutti i destinatari, dai Comuni agli enti gestori di riserve e parchi naturali che ricadono nei cosiddetti siti di Natura 2000, a fare uno sforzo di progettualità. Una progettualità moderna, innovativa e che sappia stare al passo con le esigenze, non più rinviabili, del nostro eco sistema”.

“Il bando – ricorda l’assessore – finanzierà, tra gli altri, interventi che consentiranno di rinaturalizzare zone degradate, di creare sistemi di difesa indiretti a tutela degli habitat più fragili e di mitigare l’impatto, spesso devastante, della mano dell’uomo. Una grande opportunità, insomma, per salvaguardare sempre meglio il nostro territorio a vantaggio delle generazioni che, dopo di noi, dovranno continuare ad abitarlo”.

Il bando che verrà riproposto punterà, a raggiungere gli ottimi risultati fatti registrare dall’altra azione del PO FESR 2014/2020 – la 6.6.1. – che ha coinvolto i siti ricadenti nella Rete ecologica siciliana e che prevedeva interventi per la tutela e la valorizzazione di aree protette in ambito terrestre e marino al fine di consolidare e di promuovere processi di sviluppo: dal recupero di sentieri e aree verdi attrezzate alla ristrutturazione di mulini ed edifici rurali, dalla creazione di punti di informazione e di piccole strutture ricettive alla realizzazione di percorsi ciclopedonali di collegamento tra le oasi naturali. In questo caso, a fronte di un importo di 42.875.617,74, le istanze risultate ammissibili sono state 33 per complessivi 41.568.178,45 di euro. Il budget residuo, salvo eventuali riammissioni di istanze a seguito di osservazioni e memorie corredate da idonea documentazione presentate dai beneficiari, è pertanto di 1.307.439,29 di euro.

Sarà successivamente la commissione di valutazione ad esprimersi sui singoli progetti per poi stilare la graduatoria.