“Ancora oggi non si sa nulla del bando per il potenziamento dei Centri per l’Impiego che prevede l’assunzione di oltre mille addetti. Così come non c’è stato alcun confronto con le organizzazioni sindacali sulle linee guida di Garanzia Giovani 2”. Cgil, Cisl e Uil Sicilia con Monica Genovese, Rosanna Laplaca insieme a Paolo Sanzaro e Giuseppe Raimondi denunciano l’inerzia da parte del Governo Musumeci sul tema.

Numerose le richieste avanzate ma rimaste inevase

“Nonostante le numerose richieste d’incontro si continua a fare a meno di confronto e concertazione e, nei fatti, si procede in assoluta autonomia escludendo i sindacati dalla scrittura delle linee guida dei provvedimenti che riguardano migliaia di cittadini. In Sicilia è tutto fermo, per questo continuiamo a chiedere un cambio di passo e un confronto serio. Restiamo, inoltre, in attesa di conoscere quali determinazioni questo Governo intende assumere in materia di lotta al lavoro nero – concludo i sindacati – considerato che disponiamo a livello regionale di soli 63 ispettori e che non aver costituito l’ispettorato nazionale del lavoro ci escluderà dalle risorse del Pnrr”.

Il bando ha subito qualche rallentamento

A causa di uno stop legato per delle modifiche normative, la Regione ha preannunciato che a breve sarebbe stato ripubblicato il bando per 1.024 posti nei centri per l’impiego della Sicilia. Prevista un’unica prova scritta digitale e una prova orale. Un esercito di candidati si prevede, infatti, per il concorso attesissimo. Il potenziamento dei centri per l’impiego avverrà sfruttando i finanziamenti stanziati dallo Stato nel 2019: 100 milioni che saranno sufficienti per assumere 648 funzionari della categoria più alta (la D) e altri 487 della medio alta (la C). Il totale sarebbe di 1.135 posti ma dal 2019 a oggi la quota di quelli realmente assegnabili è un po’ scesa. Dunque il traguardo è fissato a 1.024.

 

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