Il vicepresidente ed assessore all’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao è intervenuto al “Forum espositivo dei Beni confiscati. Chiavi di accesso e valorizzazione” di Napoli, presentando i progetti di valorizzazione dei beni confiscati per oltre 18 milioni euro nell’ambito della selezione di risorse Pnrr indetta dal ministro della Coesione ed il Sud Mara Carfagna.
Queste le parole dell’assessore Armao: “La strategia sui beni confiscati che la Regione Siciliana presenta qui a Napoli è tra le prime e più strutturate programmazioni di settore. Nella gestione dei beni confiscati il Governo Musumeci, come riconosciuto a livello nazionale, ha voltato pagina, a partire dal bene simbolo confiscato alla mafia e divenuto patrimonio produttivo dei siciliani: Verbumcaudo, realizzando un intervento esemplare di rilancio economico tempestivamente presentato insieme ad altri progetti per il finanziamento del Pnrr”.
Presentati quattro progetti
I progetti presentati dall’assessorato regionale dell’Economia riguardano:
1) Immobile di Via degli Emiri, Interventi di manutenzione sul bene proveniente da confisca alla mafia ed attualmente sede del Dipartimento delle attività produttive (costo dell’intervento 5.850.000, euro);
2) Masseria Verbumcaudo, Intervento di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile da destinare ad attività connesse all’agricoltura, laboratori per l’inserimento socio-lavorativo ed aula didattica (costo dell’intervento 2.500.000 + 5.304.582,40 euro);
3) Masseria Vecchia-Salemi (TP) progetto di ristrutturazione per la valorizzazione dell’immobile confiscato alla criminalità organizzata sito in Salemi (TP) costo dell’intervento 2.008.769,36 euro);
4) Palazzo Alicò, immobile proveniente da confisca alla mafia ed attuale sede del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, lavori di manutenzione straordinaria (costo dell’intervento 2.500.000 euro).
Complessivamente finanziano interventi di manutenzione straordinaria, ma anche investimenti per la crescita e lo sviluppo di attività legate alla trasformazione di prodotti agricoli e di percorsi didattici per la divulgazione delle buone pratiche legate alla gestione dei beni confiscati.
Il Forum prevede, oltre alla partecipazione dei rappresentanti istituzionali impegnati nella strategia nazionale, ed in quelle regionali, l’esposizione di prodotti frutto di attività realizzate grazie alla valorizzazione di beni confiscati alle mafie, a dimostrazione delle buone prassi nella valorizzazione e riqualificazione a favore della collettività dei patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata.
Commenta con Facebook