Passa in Consiglio Comunale la mozione con la quale Sala delle Lapidi impegna l’Amministrazione Comunale ad intitolare una strada alla memoria di Biagio Conte. L’area scelta, in particolare, è quella di via Tiro a Segno, nel tratto compreso fra corso dei Mille e via Archirafi. Un iter già preannunciato nei giorni scorsi e che si è concretizzato oggi a Sala delle Lapidi. Ciò nonostante le numerose polemiche politiche che hanno continuato ad investire l’aula anche durante la seduta odierna.

A tenere banco la polemica in Forza Italia

Ad infuocare la seduta d’aula, ancora una volta, è la polemica scoppiata nei giorni scorsi all’interno dei ranghi di Forza Italia fra l’ala facente capo al deputato regionale Edy Tamajo e il presidente del Consiglio Giulio Tantillo. Scontro, sulla carta, dovuto ad una mancata convergenza sulla gestione dei lavori d’aula ma che ha toccato inevitabilmente l’argomento di sfondo all’ordine del giorno dell’agenda politica, ovvero la nomina dei nuovi CdA delle società Partecipate. Fatto che ha portato, questa mattina, ad una riunione dei capigruppo di maggioranza. Centrodestra che però si è presentato a ranghi ridotti a Sala delle Lapidi, tanto da indurre le opposizioni a “minacciare” di abbandonare l’aula per far decadere il numero. Elemento che avrebbe fatto decadere il numero legale. Situazione che però non si è concretizzata, con gli animi che si sono raffreddati proprio durante la trattazione della mozione sulla strada da intitolare a Biagio Conte.

Intitolazione riguarderà solo una parte di via Tiro a Segno

Una mozione, come sopra ricordato, che non è vincolante per l’Amministrazione Comunale, anche se traccia una linea ben demarcata per la Giunta. Ciò al netto dei limiti giuridici all’operazione. Rimane infatti da aggirare il vincolo che preclude la possibilità di intitolare strade a personaggi pubblici se non a dieci anni dalla relativa morte. Ostacolo che si sta provando a superare vista l’importanza sociale ricoperta da fratel Biagio nella cittadinanza palermitana. Fatto che ha provocato uno spiccato impegno sotto il profilo politico, prima con la mozione votata in II Circoscrizione e ora con l’atto presentato  e votato in Consiglio Comunale.

L’idea iniziale della VI Commissione consiliare era quella di intitolare via dei Decollati alla memoria di Biagio Conte. Un’altra opzione parlava poi di intestare, al missionario laico, l’area di via Archirafi. Progetto però tramontato per problemi storiografici. Si è così passati all’opzione di via Tiro a Segno, ma anche su quest’ultima c’è stato bisogno di un correttivo. Modifiche manifestatesi nella possibilità di intitolare non tutta la via, bensì la sua porzione più prossimale a corso dei Mille, tra il canile municipale e l’incrocio con via Archirafi. Rivisitazione della mozione dovuta alla significativa importanza di via Tiro a Segno e, in particolare, ai legami con la storia della famiglia Florio.

La strada è un disastro, rifiuti dati alle fiamme

Via Tiro a Segno, rifiuti dati alle fiamme

Vista la valenza sociale della mozione, l’atto ha ricevuto il via libera senza grossi patemi d’animo, almeno in fase di votazione. Starà adesso all’Amministrazione tramutare questa volontà in realtà. Un fine nobile ma al quale si dovrà necessariamente affiancare una maggiore cura dei luoghi che, ad oggi, versano in un stato di evidente degrado. Come verificato dalla nostra redazione infatti, proprio nell’area che dovrebbe essere interessata dall’intitolazione è stato dato alle fiamme nei giorni scorsi un grosso quantitativo di rifiuti. Dell’episodio rimane a terra un eloquente scia nera, proprio a testimoniare quanto successo.

Ciò senza contare i problemi che interessano la via Tiro a Segno in generale. Fatto sul quale, nei giorni scorsi, si è scatenata una polemica social avviata dal capogruppo del M5S Antonino Randazzo. “Il mostro di via Tiro a Segno è ancora lì malgrado le tante promesse di chi ha governato e di quelle di chi governa oggi questa città. La fognatura e l’emergenza igienico sanitaria a cielo aperto in via Tiro a Segno 60 sono ancora lì. Ciò malgrado le tante parole e le tante promesse. Ovviamente – attaccava Randazzo – poi tutti bravi e presenti sul territorio quando ci ritroveremo magari in via Tiro a Segno per la intitolazione della strada al nostro più illustre concittadino“.

Una “provocazione” di stampo politico alla quale ha risposto a distanza il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico. “L’intitolazione di via Tiro a Segno alla memoria di Biagio Conte dovrebbe essere di buon auspicio per accelerare quei processi avviati dall’Amministrazione. Uno di questi riguarda la fognatura di via Tiro a Segno 60, su cui si aspetta un preventivo da parte di Amap, e l’altro è l’abbattimento dell’ecomostro, sul quale ha mostrato impegno l’assessore Carta. Quindi, ci riteniamo fiduciosi”.

L’Ecomostro

Via Tiro a Segno, ecomostro

La parte interessata dalla presenza dell’Ecomostro è fuori dall’area che dovrebbe essere oggetto dell’intitolazione, ma non per questo la questione merita di essere trascurata. Ciò alla luce dei problemi vissuti dai residenti e dallo stato dei luoghi che appare evidentemente deficitario. Con riferimento all’ecomostro ad esempio, lo stesso è nuovamente diventato una discarica a cielo aperto. Spazzatura di ogni genere, rifiuti ed ingombranti. Qualcuno ha perfino abbandonato un’imbarcazione in legno. Un pugno in un occhio da un punto di vista architettonico e di decoro sul quale si continua ad attendere il progetto per l’abbattimento. Fatto sul quale, ad oggi, non si registrano sviluppi di sorta.

I problemi fognari

Via Tiro a Segno, problemi fognari

Come se non bastasse, spostandosi leggermente verso Sant’Erasmo ci sono problemi più contingenti, ovvero la presenza di una fogna a cielo aperto nei pressi del civico 60. Struttura nella quale abitano 140 famiglie che attendono, almeno dal 2016, un allaccio fognario degno di questo nome. Allora, fu realizzata una conferenza di servizi alla presenza dei tecnici di Amap, Coime, e degli uffici comunali al fine di risolvere il problema. Da allora il Comune ha provato a sollecitare Amap ad un intervento. Ciò anche attraverso un’ordinanza sindacale del 25 gennaio 2021, con la quale l’allora sindaco Leoluca Orlando chiedeva un intervento urgente sul posto. Ad oggi però nulla si è concretamente mosso. E gli effetti sono evidenti a chi si trova in transito sul posto. I bambini giocano a calcio in un campetto a pochi passi dall’acqua di fogna. L’odore si percepisce già a diversi metri di distanza, rendendo l’aria irrespirabile.

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