Acqua di fogna ammassata sulla sede stradale, a pochi passi dai luoghi in cui giocano i bambini di via Tiro a Segno, a Palermo. Una delle tante emergenze igienico-sanitarie infinite del capoluogo siciliano. Una preoccupante pozza che emana un odore fetido e che rappresenta un rischio per la salute delle 140 famiglie residenti nel plesso costruito a pochi passi dall’ecomostro.

I disagi in via Tiro a Segno

Oltre agli evidenti disagi per i residenti della zona, il rischio, come nella fattispecie che interessa piazza della Pace, è che l’acqua di fogna presente sulla sede stradale venga nebulizzata in aria dal passaggio delle auto. Un problema ormai annoso e che, per essere risolto, necessiterebbe di ingenti interventi sul sistema fognario del plesso, ad oggi non eseguiti. Criticità che stanno esasperando i residenti, come segnalato dal consigliere della II Circoscrizione Giuseppe Guaresi.

“Da agosto è cambiato poco – dichiara -. La preoccupazione cresce sempre di più. I bambini giocano vicino alla fognatura, con il rischio di prendere infenzioni. Stiamo aspettando il servizio di spurgo per tamponare la situazione, assorbendo l’acqua presente in strada. I residenti hanno una pompa idrovora che hanno fatto aggiustare, ma non c’è nessuno che la monti. Spero in un intervento come quello eseguito da Amap e Coime nel 2017. Ciò in attesa che vengano fatti i lavori sul sistema fognario attesi da anni. I residenti sono esasperati“.

Un problema antico

Un fatto già noto almeno dal 2016, quando fu realizzata una conferenza di servizi alla presenza dei tecnici di Amap, Coime, e degli uffici comunali al fine di risolvere il problema. Situazione di criticità manifestata dall’allora presidente della II Circoscrizione Antonio Tomaselli. L’esponente territoriale espose il caso di via Tiro a Segno, dichiarando che vi era una “continua fuoriuscita di liquami. Fatto che espone a rischio di epidemia, soprattutto, anziani, disabili e bambini. I residenti richiedono ad Amap interventi straordinari di spurgo e svuotamento vasche. Soluzioni che fungono soltanto da tampone in quanto, pochi giorni dopo, si ripresenta il problema”.

In quell’occasione gli ingegneri di Amap rappresentarono, come soluzione, la realizzazione di un collegamento fra la fognatura di via Tiro a Segno con quella già presente all’altezza della pompa di sollevamento di via Ponte a Mare, eliminando l’impianto obsoleto presente in zona. Lavori per il quale è stato redatto perfino il progetto, con un costo intorno agli 80.000 euro. Intervento ad oggi non eseguito, il che lascia i residenti con il problema dei liquami in strada.

A gennaio 2021 chiesto intervento in somma urgenza

Da allora il Comune ha provato a sollecitare Amap ad un intervento. Ciò anche attraverso un’ordinanza sindacale del 25 gennaio 2021. Atto con il quale il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’allora assessore Leopoldo Piampiano chiedevano alla società idrica, per motivi di somma urgenza, “sulla scorta del grave nocumento alla salute pubblica accertato da parte del Dipartimento di Prevenzione Palermo 1, di porre in essere ogni utile intervento al fine di eliminare gli inconvenienti segnalati, entro dieci giorni dalla notifica della presente”.

L’Amministrazione chiese inoltre “all’Area Tecnica della Rigenerazione Urbana e delle opere pubbliche di attivarsi per la risoluzione definitiva della problematica. Ciò con la programmazione di un intervento sulle pompe di sollevamento danneggiate”. Fatto ricordato tre mesi dopo da una relazione firmata dai tecnici dell’Area Igiene e Sanità Marina Pennisi e Carmen Provenzano. L’oggetto della missiva era abbastanza esplicativo: “emergenza igienico-sanitaria in via Tiro a Segno 60”. Ma, come ricordato sopra, nemmeno tale atto ha sortito gli effetti sperati.