Liquami in strada, zanzare che infestano tutta la zona e persino topi: questa è la situazione di pericolo igienico-sanitario che si trovano a vivere 120 famiglie residenti al civico 60 di via Tiro a Segno, a Palermo. Un’emergenza accertata il 14 settembre 2020 persino dal Dipartimento di Prevenzione. L’ente, in quell’occasione, ha comunicato che è stato accertato ”lo sversamento di reflui lungo l’area perimetrale dell’edificio in una zona esterna di probabile pertinenza condominiale. Le acque nere rigurgitando da tubi di scarico a vista (dai punti di innesto) rendevano mefitico tutto l’ambiente circostante”. Da allora però nulla si è mosso.
Guaresi: “Pericolo igienico-sanitario in via Tiro a Segno”
A manifestare la situazione critica dal punto di vista igienico-sanitario è il consigliere di Circoscrizione Giuseppe Guaresi. L’esponente di Fratelli d’Italia, durante la live odierna condotta sul posto, ha chiesto con forza un intervento in prima persona da parte del sindaco Roberto Lagalla. “Il grido d’allarme lanciato dai residenti non può finire inascoltato. Ci sono tantissime zanzare, i cittadini mi hanno mostrato i morsi subiti. Qui si rischia anche di andare a finire in ospedale. Sappiamo bene cosa può comportare una fognatura a cielo aperto in termini di microbi e di infezioni. La notte è impossibile tenere le finestre aperte a causa del tanfo. Le alte temperature degli ultimi giorni stanno facendo il resto”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia si fa così portavoce dei problemi dei residenti, che segnalano un altro problema importante, ovvero la presenza di ratti. “C’è un grosso problema di topi. Io mi auguro che non succedano problemi ai cittadini. Ma l’urgenza è quella di effettuare una disinfestazione e una derattizzazione qui in via Tiro a Segno. Dopodichè, una volta che saremo insediata come Circoscrizione, bisognerà portare avanti un progetto per risolvere il problema in maniera definitiva. Il sindaco è già insediato e ha i poteri per intervenire d’urgenza. Chiediamo quindi un intervento da parte del sindaco Roberto Lagalla”.
L’ultima volta eravamo stati sul posto l’8 febbraio. Fu lo stesso Giuseppe Guaresi a chiedere l’intervento della nostra redazione, palesando la situazione di difficoltà vissuta dai residenti. Da allora, purtroppo, non solo non è cambiato nulla, ma la situazione è perfino peggiorata. Ciò a causa di alcune perdite delle tubature del palazzo, nonché dell’aumento delle temperature, che rendono l’aria irrespirabile e promuovono la presenza di insetti e ratti.
Un problema antico
Un fatto già noto almeno dal 2016, quando fu realizzata una conferenza di servizi alla presenza dei tecnici di Amap, Coime, e degli uffici comunali al fine di risolvere il problema. Situazione di criticità manifestata dall’allora presidente della II Circoscrizione Antonio Tomaselli. L’esponente territoriale espose il caso di via Tiro a Segno, dichiarando che vi era una “continua fuoriuscita di liquami. Fatto che espone a rischio di epidemia, soprattutto, anziani, disabili e bambini. I residenti richiedono ad Amap interventi straordinari di spurgo e svuotamento vasche. Soluzioni che fungono soltanto da tampone in quanto, pochi giorni dopo, si ripresenta il problema”.
In quell’occasione gli ingegneri di Amap rappresentarono, come soluzione, la realizzazione di un collegamento fra la fognatura di via Tiro a Segno con quella già presente all’altezza della pompa di sollevamento di via Ponte a Mare, eliminando l’impianto obsoleto presente in zona. Lavori per il quale è stato redatto perfino il progetto, con un costo intorno agli 80.000 euro. Intervento ad oggi non eseguito, il che lascia i residenti con il problema dei liquami in strada.
A gennaio 2021 chiesto intervento in somma urgenza
Da allora il Comune ha provato a sollecitare Amap ad un intervento. Ciò anche attraverso un’ordinanza sindacale del 25 gennaio 2021. Atto con il quale il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’allora assessore Leopoldo Piampiano chiedevano alla società idrica, per motivi di somma urgenza, “sulla scorta del grave nocumento alla salute pubblica accertato da parte del Dipartimento di Prevenzione Palermo 1, di porre in essere ogni utile intervento al fine di eliminare gli inconvenienti segnalati, entro dieci giorni dalla notifica della presente”.
L’Amministrazione chiese inoltre “all’Area Tecnica della Rigenerazione Urbana e delle opere pubbliche di attivarsi per la risoluzione definitiva della problematica. Ciò con la programmazione di un intervento sulle pompe di sollevamento danneggiate”. Fatto ricordato tre mesi dopo da una relazione firmata dai tecnici dell’Area Igiene e Sanità Marina Pennisi e Carmen Provenzano. L’oggetto della missiva era abbastanza esplicativo: “emergenza igienico-sanitaria in via Tiro a Segno 60”. Ma, come ricordato sopra, nemmeno tale atto ha sortito gli effetti sperati.
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