“I biglietti aerei per la Sicilia costano un botto? Siamo contenti che Musumeci sia tornato sulla terra e se ne sia finalmente accorto, chissà che non si svegli dal letargo e si adoperi per far partire la continuità territoriale per gli aeroporti di Trapani e Comiso, di cui finora si è completamente e vergognosamente disinteressato, nonostante le reiterate sollecitazioni che gli sono arrivate dal ministero dei Trasporti”.

Lo afferma il deputato M5S all’Ars Giancarlo Cancelleri in risposta alle lamentele di Musumeci circa il prezzo esoso dei viaggi aerei dalla capitale alla Sicilia che arrivano a costare quanto “un mezzo stipendio di un impiegato e di un operario”.

“Onestamente – afferma Cancelleri – non so se arrabbiarmi o ridere per questa incredibile affermazione. Musumeci dice che c’è un dossier aperto col ministero per la continuità territoriale, ma omette di dire che finora, per quanto riguarda quella con gli aeroporti di Trapani e Comiso, la Regione ha clamorosamente dormito. Ormai non si contano più le sollecitazioni arrivate da Roma per fare partire l’operazione e i viaggi nella capitale degli emissari di Musumeci finiti con un nulla di fatto perché questi si sono presentati al ministero con documentazione carente o mancante”.

“È paradossale – continua Cancelleri – che sia il governo Conte a pressare, quando dovrebbe essere esattamente il contrario, visto che sarebbero la Sicilia e i siciliani a trarne grossi benefici in termine di prezzi dei voli calmierati”.

Eppure i soldi per fare partire l’operazione ci sono. Sul piatto della continuità territoriale con i due aeroporti ci sono infatti 31 milioni di fondi nazionali e 15 milioni di fondi regionali.
“Ma – continua Cancelleri – da quando il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco, a giugno scorso, è venuto in Sicilia ad annunciare la disponibilità di fondi statali non è cambiato nulla. Ci sono stati solo incontri a vuoto, sollecitazioni statali e documentazione non inviata”.

“Speriamo – conclude Cancelleri – che, ora che Musumeci ha constatato di persona quello che i siciliani dicono da sempre, cambi qualcosa e che qualcosa finalmente si muova alla Regione. A meno che il vero obiettivo di Musumeci non sia quello di fare morire i due aeroporti”.