Resta confermato lo scioglimento del Consiglio comunale di Bolognetta, in provincia di Palermo, disposto nel novembre 2021 per presunte ingerenze della criminalità organizzata nei confronti dell’amministrazione comunale. L’ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso amministrativo proposto dagli ex sindaco, presidente del consiglio comunale, vice-sindaco, assessori e alcuni consiglieri comunali.

Lo scioglimento dopo arresti per mafia a Bolognetta

Il provvedimento di scioglimento fu richiesto ed emesso dopo una serie di accertamenti in seguito all’esecuzione di un provvedimento di fermo per associazione di stampo mafioso emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo a carico tra l’altro di due imprenditori affidatari di commesse pubbliche.

“Contiguità con i vertici politici con ambienti mafiosi”

Il Tar, premettendo che “le doglianze si rivolgono a una parte (minima) della proposta del Ministro dell’interno, risultando grosso modo incontestata una serie notevole di argomentazioni poste dall’amministrazione a fondamento dello scioglimento”, hanno ritenuto che dagli elementi raccolti “risulta evidente la contiguità del vertice politico con gli ambienti mafiosi”. L’effetto finale è che “la valutazione degli organi statali appare esente dai vizi denunciati, essendo evidente che l’intervento sostitutivo non sopraggiungeva per via della perdita di credibilità dell’amministrazione comunale, bensì per l’evidente condizionamento degli amministratori pubblici con conseguente compromissione del buon andamento e dell’imparzialità dell’ente, nonché del regolare funzionamento dei servizi pubblici”.

Lo scioglimento nel novembre 2021

A gennaio 2021 l’ope­ra­zio­ne an­ti­ma­fia “Do­mi­nio”, dei Carabinieri. I militari avrebbero accertato “l’infiltrazione nell’amministrazione comunale, che avrebbe affidato loro commesse pubbliche senza seguire i previsti iter amministrativi in violazione del principio di trasparenza ed imparzialità”. Il Comune in provincia di Palermo venne sciolto il 18 novembre 2021 al consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, poiché “sono emerse forme d’ingerenza da parte della criminalità organizzata nei confronti dell’amministrazione locale”. Il comune è stato affidato a una commissione straordinaria. Il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, ha nominato per la gestione dell’ente: Rosa Inzerilli – viceprefetto, Giuseppina Addelfio – viceprefetto aggiunto e Antonietta Maria Manzo, funzionario economico finanziario.

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